«Negri di me...» e ancora «gas ai negri»
Sono le orribili frasi razziste comparse qualche ora fa su un cartello stradale di via Nuova Poggioreale. Le frasi, scritte con un pennarello blu, sono state realizzate con ogni probabilità la scorsa notte ed hanno scatenato rabbia e sgomento nel quartiere che già nelle prossime ore scenderà in strada per ripulire il cartello della vergogna.
Il Caso
«Questa mattina mentre ero in strada mi sono reso conto che qualcuno aveva imbrattato il cartello - la testimonianza del consigliere del quarto parlamentino Carmine Meloro - e sono rimasto senza parole nel leggere quelle vergognosi frasi razziste. Questo è un quartiere che con il razzismo non ha nulla a che vedere e, a nome di tutti i residenti di Poggioreale, mi dissocio con tutte le mie forze dalla vergogna che qualcuno ha pensato bene di scrivere sulla pubblica via. Come Municipalità abbiamo lavorato e stiamo lavorando per ridurre le distanze sociali tra i napoletani e la comunità degli immigrati che popolano la nostra città, il razzismo non appartiene né al quartiere né tantomeno alla città di Napoli che ha saputo dimostrare più volte di essere lontana da logiche di questo tipo. Probabilmente - prosegue ancora Meloro - si tratta di qualche imbecille che voleva attirare l'attenzione su di sé tentando di sporcare l'immagine della città. Chiunque abbia scritto quelle frasi vergognose sappia che la parte sana del quartiere si mobiliterà sempre per dire no al razzismo».
Pochi giorni fa
La città di Napoli ha animato una delle più importanti proteste per l'omicidio di George Floyd. Oggi pomeriggio i cittadini di Poggioreale, armati di stracci e solventi, interverranno per ripulire il cartello dalle vergognose frasi razziste e, allo stesso tempo, lanciare un importante messaggio al quartiere.
«Scenderemo in strada per pulire questo sconcio»
Con la speranza che atti del genere non si ripetano più. Il razzismo appartiene ad altri, senz'altro non alla stragrande maggioranza dei napoletani che conoscono l'importanza di valori come rispetto per le differenze e integrazione».(IlMattino)
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