Eleonora Guidi
Eleonora Guidi

La comunità di Rufina, in provincia di Firenze, è sotto shock per il brutale omicidio di Eleonora Guidi, una donna di 34 anni uccisa con 24 coltellate dal suo compagno, Lorenzo Innocenti. L'omicidio è avvenuto all'alba di sabato scorso nella loro abitazione. Secondo le prime ricostruzioni, l'uomo ha colpito la vittima con un coltello da cucina, infliggendole ferite mortali al collo, al petto e alla schiena.

Il movente: gelosia o raptus improvviso?

Gli inquirenti stanno cercando di far luce sulle motivazioni che hanno spinto Lorenzo Innocenti, architetto di 37 anni, a compiere un gesto così estremo. Al momento, il movente non è ancora chiaro: potrebbe trattarsi di un gesto scatenato dalla gelosia o da un improvviso raptus di follia. L'autopsia, eseguita presso l'Istituto di Medicina Legale di Firenze dalla dottoressa Susanna Gamba, ha confermato l'entità delle ferite e la violenza dell'aggressione. La salma della vittima sarà restituita alla famiglia nelle prossime ore per permettere la celebrazione dei funerali.

Le condizioni di Lorenzo Innocenti dopo il tentato suicidio

Dopo aver compiuto il delitto, Lorenzo Innocenti ha tentato il suicidio gettandosi dal secondo piano dell'abitazione. Attualmente è ricoverato in gravi condizioni presso il policlinico di Careggi, in coma farmacologico. I medici rimangono cauti sulle sue possibilità di ripresa, anche se negli ultimi giorni il quadro clinico sembra mostrare un lieve miglioramento.

Le autorità hanno sottoposto Innocenti a un test tossicologico, che ha confermato l'assenza di sostanze stupefacenti nel suo organismo. L'avvocato difensore, Patrizio Fioravanti, ha dichiarato che nei giorni precedenti al tragico evento, l'uomo era apparso confuso e aveva persino chiesto un incontro con il padre per discutere di qualcosa di importante.

Il destino del bambino della coppia

Il figlio della coppia, nato nel luglio 2023, si trovava in casa al momento dell'omicidio. Il piccolo stava guardando i cartoni animati in un'altra stanza e non ha assistito direttamente alla tragedia. Dopo l'accaduto, il bambino è stato affidato alla sorella della vittima, che si occuperà di lui nei prossimi mesi. Nel pomeriggio successivo al delitto, gli avvocati della famiglia Guidi, Jacopo Piccioli e Silvia Perondi, si sono recati nell'abitazione per recuperare alcuni effetti personali del bambino, accompagnati dai carabinieri.

Le indagini sui dispositivi elettronici della coppia

Gli investigatori stanno analizzando i telefoni cellulari di entrambi i protagonisti della vicenda per cercare indizi utili a ricostruire le ultime ore prima dell'omicidio. I dispositivi sono stati sequestrati e saranno sottoposti a un'analisi forense per evitare la perdita di dati importanti. L'obiettivo è individuare eventuali messaggi o comunicazioni che possano aiutare a comprendere le dinamiche della tragedia e il movente che ha spinto Innocenti ad agire in modo così violento.

La ricostruzione dell'omicidio: un attacco improvviso in cucina

Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, Eleonora Guidi si trovava in cucina intenta a preparare il caffè quando è stata improvvisamente aggredita dal compagno. Colpita inizialmente alle spalle, la donna ha tentato disperatamente di fuggire, ma è crollata a terra poco fuori dalla cucina, a pochi passi dal figlio. La coppia non aveva mai dato segnali di tensione tali da far presagire una tragedia simile. Apparivano sereni e la sera prima dell'omicidio erano persino usciti insieme.

Lutto cittadino e iniziative in memoria di Eleonora

L'intera comunità di Rufina si stringe attorno alla famiglia di Eleonora Guidi. Il sindaco Daniele Ventura ha annunciato la proclamazione del lutto cittadino in occasione dei funerali e l'organizzazione di una fiaccolata in memoria della vittima. Inoltre, sarà avviata una raccolta fondi per sostenere il bambino, rimasto orfano di madre e con un padre in condizioni critiche.

Un caso che scuote l'opinione pubblica

Il femminicidio di Eleonora Guidi rappresenta un ennesimo episodio di violenza domestica che sconvolge l'Italia. Il caso ha acceso il dibattito sulla necessità di misure più efficaci per prevenire questi tragici eventi e proteggere le donne da situazioni di pericolo. La speranza è che il sacrificio di Eleonora non sia vano e possa contribuire a sensibilizzare l'opinione pubblica sull'importanza di denunciare tempestivamente segnali di violenza e disagio all'interno delle relazioni.

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