È morta Michela Murgia, aveva 51 anni
Michela Murgia, la rinomata scrittrice, drammaturga e opinionista italiana, ha reso pubblica la sua battaglia contro una malattia implacabile attraverso i social media. Murgia ha condiviso i suoi momenti più intimi, celebrando apertamente la sua famiglia queer e continuando a combattere per i diritti che tanto ama difendere.
Nata a Cabras nel 1972, la sua carriera letteraria è stata segnata dall'impegno e dalla passione. Il suo esordio letterario avviene nel 2006 con il romanzo "Il mondo deve sapere", una tragicomica rappresentazione del mondo dei call center, che in seguito ispira un'opera teatrale omonima e il film "Tutta la vita davanti" (2008).
Tuttavia, l'8 luglio 2023 si è spenta la vita di Michela Murgia, all'età di 51 anni, lasciando un vuoto nella cultura italiana. Nel maggio dello stesso anno, la scrittrice aveva rivelato al Corriere della Sera di essere stata colpita da un carcinoma renale al quarto stadio, una malattia che si è rivelata "incurabile" a causa delle numerose metastasi. Questo non era il suo primo incontro con il cancro; nel 2014 aveva già combattuto e vinto una battaglia contro un tumore al polmone.
La sua carriera
Fu un susseguirsi di successi e impegno. Uno dei suoi lavori più celebri, "Accabadora" (2009), che affronta temi delicati come l'eutanasia e l'adozione nella Sardegna degli anni '50, le valse importanti riconoscimenti letterari come il Premio Dessì, il SuperMondello e il Premio Campiello. Murgia non solo dominava la scena letteraria, ma trovava anche spazio in televisione, diventando un volto noto in programmi come "Le Invasioni Barbariche" e "Quante storie".
Nel corso degli anni, Murgia ha continuato a produrre opere di grande impatto. Ha affrontato temi attuali e controversi in libri come "Istruzioni per diventare fascisti" (2018) e "Stai Zitta, e altre nove frasi che non vogliamo sentire più" (2021). Ha anche esplorato l'universo dei podcast e ha dato voce a personalità anticonvenzionali attraverso "Morgana" insieme a Chiara Tagliaferri.
La sua vita personale
Murgia si è sposata con l'informatico Manuel Persico nel periodo tra il 2010 e il 2014. Nel 2023, ha annunciato di essersi risposata con l'attore e regista Lorenzo Terenzi, in un gesto che ha sottolineato la complessità delle sue sfide fisiche e ha criticato il patriarcato. Ha abbracciato apertamente la sua "famiglia queer", una rete di persone unite non solo dal legame di sangue, ma soprattutto dalla volontà di costruire relazioni basate sulla scelta.
Michela Murgia non è stata solo una scrittrice di talento
Ma anche un'attivista appassionata. Ha lottato strenuamente per i diritti delle minoranze e contro la violenza sulle donne, oltre a intraprendere un breve ma significativo percorso politico. Nel 2014 si candidò come presidente della Regione Sardegna, ottenendo il 10% dei voti. La sua voce resterà un faro di ispirazione per le generazioni future, un simbolo di coraggio e dedizione nell'affrontare le sfide della vita con determinazione.