La fine del mese di Novembre è alle porte e moltissime aziende e società di consulenza sono al lavoro per stabilire chi avrà diritto o meno al bonus 150 euro. Il bonus è disciplinato dall’articolo 18 del decreto e deve essere erogato in via automatica, tramite i datori di lavoro, con la retribuzione di competenza del mese di novembre 2022.

Per averlo non si deve avere né trattamenti di previdenza né Reddito di Cittadinanza. Vediamo i dettagli della vicenda insieme.

Bonus 150 euro: chi sono i destinatari

Vediamo in primis chi sono i destinatari del bonus 150 euro. Potranno avere accesso al bonus tutti i lavoratori anche somministrati, dipendenti di datori di lavoro, pubblici e privati, a prescindere dalla circostanza che questi assumano o meno la natura di imprenditore. L’erogazione, come si apprende dall’apposita circolare, è esclusa per gli operai agricoli a tempo determinato.

L’erogazione della misura deve essere fatta dalle aziende, che in caso del possesso dei requisiti del lavoratore, dovranno erogare le somme.

Bonus 150 euro: cosa deve fare il datore di lavoro?

Vediamo ora quali sono i compiti del datore di lavoro, ossia gli adempimenti che deve sostenere per erogare il bonus ai lavoratori beneficiari. Il primo step è quello di raccogliere una dichiarazione dai dipendenti. E' sottoscritta l’impossibilità di avere il sussidio da altri enti, se non il datore di lavoro corrente.

Una volta fatto questo, va verificato se il lavoratore rientra nella soglia mensile entro cui si può avere il bonus. Il limite è posto ex lege a 1.538 euro al netto della tredicesima mensilità o ratei della stessa (messaggio Inps 4159/2022) nella competenza del mese di novembre 2022, anche nelle ipotesi in cui nello stesso mese ci sia copertura figurativa parziale. Fonte: I-dome

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