Boccia non si arrende e attacca Beatrice Venezi: “Prende soldi dal ministero”
L'influencer campana accusa la direttrice d'orchestra, di aver ricevuto compensi dal Ministero della Cultura
Maria Rosaria Boccia, imprenditrice e influencer di origini campane, ha recentemente acceso una polemica nei confronti di Beatrice Venezi, celebre direttrice d'orchestra.
L'occasione di questo nuovo attacco è il G7 della cultura, un importante evento internazionale che si terrà a Napoli e Pompei dal 19 al 21 settembre. Boccia ha utilizzato i social media per criticare la scelta di Venezi come direttrice del concerto che si terrà durante l'evento, e ha sollevato dubbi sulla trasparenza dei compensi ricevuti dalla musicista.
Il ruolo di Beatrice Venezi nel G7 della cultura
Il G7 della cultura rappresenta un'occasione fondamentale per promuovere il patrimonio artistico e culturale italiano a livello globale, coinvolgendo numerose figure di spicco del panorama culturale nazionale e internazionale. Beatrice Venezi, una delle più note direttrici d'orchestra italiane, è stata selezionata per dirigere il concerto ufficiale previsto durante il summit. Tuttavia, questa scelta ha scatenato l'indignazione di Boccia, che ha deciso di indagare sui compensi di Venezi e ha lanciato pesanti accuse sui social.
Le accuse di Maria Rosaria Boccia sui compensi di Beatrice Venezi
In una serie di storie pubblicate su Instagram, Maria Rosaria Boccia ha mostrato documenti che, a suo dire, proverebbero che Beatrice Venezi abbia ricevuto un compenso dal Ministero della Cultura per il suo ruolo di Consigliere per la musica. Secondo quanto riportato da Boccia, dal novembre 2022 Venezi avrebbe ricevuto un pagamento di 30.000 euro per questa posizione. Tuttavia, l'influencer campana sostiene che non ci siano atti ufficiali che confermino ulteriori consulenze o incarichi legati a tale ruolo.
"Ricapitoliamo: dal 11/11/2022 Consigliere per la musica con un compenso di 30mila euro. Ad oggi non risulta nessuna consulenza agli atti", ha scritto Boccia in una delle sue storie, insinuando la mancanza di trasparenza nella gestione di questi incarichi.
La risposta di Boccia alle giustificazioni di Venezi
Non paga delle sue affermazioni, Maria Rosaria Boccia ha continuato a puntare il dito contro Beatrice Venezi, aggiungendo ulteriori dettagli riguardo i compensi percepiti dalla direttrice d'orchestra. In un'altra storia, l'influencer ha affermato che il Ministero della Cultura avrebbe previsto compensi distinti per l'orchestra e per il maestro, ma che ora non ci sarebbero più tracce dei documenti originali relativi a tali pagamenti. Boccia ha inoltre sostenuto che Venezi venga attualmente pagata direttamente dall'orchestra, la quale avrebbe visto un aumento dei compensi.
"Ora, come spesso succede, non c'è traccia dei vecchi incartamenti", ha affermato Boccia, insinuando che ci sia poca chiarezza nella gestione finanziaria di questo incarico.
La stoccata finale: "Non sono al suo livello!"
La polemica non si è fermata qui. Maria Rosaria Boccia ha infine risposto alle parole di Beatrice Venezi, che in precedenza aveva minimizzato le critiche dell'influencer. Boccia ha ironizzato sulle affermazioni di Venezi, scrivendo: "Ha proprio ragione, non sono al suo livello!". A corredo del suo messaggio, Boccia ha aggiunto una citazione di Fabrizio Caramagna: "L'onestà guarda dritto negli occhi. La disonestà guarda dritto nelle tasche", sottolineando in modo sarcastico la sua accusa di mancanza di trasparenza verso la direttrice d'orchestra.
La controversia sollevata da Maria Rosaria Boccia ha acceso i riflettori sul G7 della cultura e sui ruoli ricoperti da figure di spicco come Beatrice Venezi. Sebbene non siano emerse ancora dichiarazioni ufficiali in risposta alle accuse, la vicenda ha suscitato un ampio dibattito pubblico sui social media. Rimane da vedere se ci saranno ulteriori sviluppi o chiarimenti da parte delle istituzioni coinvolte.