NAPOLI. E' stato fermato da due criminali che, pistola in pugno, gli hanno tolto la bici elettrica che utilizzava per le consegne. Dopo aver pedinato la preda, i rapinatori hanno atteso che scendesse per una consegna e sono entrati in azione.
L'ennesima rapina a Napoli ai danni di un rider
La vittima ha sporto denuncia in Questura e ha chiesto che vengano visionate le telecamere di sicurezza di una agenzia di scommesse che si trova proprio nel punto dove ha subito la rapina.
“Sono stato prima pedinato – ha dichiarato M.M. vittima della rapina – e poi quando sono dovuto scendere dalla bici al corso Arnaldo Lucci per effettuare una consegna mi hanno affiancato pistola in pugno.
A quel punto non potevo più fare niente e ho dovuto dargliela. Adesso mi restano le rate da pagare a vuoto e, nel frattempo, ho recuperato una bici senza pedalata assistita per poter continuare a lavorare.
Ma con questo caldo è davvero dura. Spero proprio che riescano a trovarli insieme alla mia bici che mi è costata davvero tanti sacrifici”.
Giuseppe Alviti leader Federazione nazionale Lavoratori chiede immediatamente un rafforzamento dei controlli di repressione territoriale antirapina anche con la sinergia delle guardie giurate alle forze dell'ordine.
Soprattutto in questo momento estivo, dove le forze dell’ordine sono carenti numericamente, le guardie giurate potrebbero essere di valido ausilio per contrastare il fenomeno deliquenziale anche e in virtù del protocollo di intesa mille occhi sulla città che dal 2009 già prevedeva tale accordo.
Anche l invio di piu' militari dell' esercito gioverebbe. Napoli è peggio di Kabul. Per il giovane rider massima solidarietà e auspico una rapida "colletta Sociale " per far presto riacquistare al giovane una nuova bici elettrica.
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