papa francesco

Papa Francesco continua a lottare con una grave infezione respiratoria che sta compromettendo la sua salute. Secondo il geriatra Dario Leosco, presidente della Società italiana di geriatria e gerontologia, il quadro clinico del Pontefice "resta grave e importante, ma non direi critico". Il Papa, ha dichiarato all'ANSA, "sta dimostrando di avere una tempra forte e sta reagendo, il che è positivo. Tuttavia, questa condizione potrebbe protrarsi a lungo, dato il quadro complesso". La prognosi resta riservata.

Le difficoltà respiratorie e la terapia

Gli episodi di crisi respiratoria che hanno colpito Papa Francesco sono legati a una componente asmatica, che provoca una restrizione delle vie respiratorie. "L’aggravamento riscontrato – spiega Leosco – non sembra dovuto al mancato controllo dell’infezione, ma alla condizione critica dei bronchi, che può essere gestita solo con la somministrazione di farmaci cortisonici". Il Pontefice, dunque, alterna momenti di miglioramento a fasi più critiche.

L’ossigenoterapia e il rischio sepsi

Un altro aspetto monitorato dai medici è la necessità di ossigenoterapia per mantenere una condizione respiratoria accettabile. Tuttavia, al momento non ci sarebbero segnali di sepsi, una delle complicazioni più gravi in pazienti debilitati. "L’infezione provoca una depressione del midollo e una riduzione della produzione di cellule sanguigne, ma al momento non ci sono elementi che facciano pensare a un’infezione sistemica", ha precisato Leosco.

Il monitoraggio degli indici infiammatori

Gli esperti stanno valutando costantemente gli indici infiammatori, come i globuli bianchi e la proteina C reattiva, per comprendere l’evoluzione dell’infezione polmonare. "La risposta alla terapia antibiotica dipende dall’andamento di questi parametri, che al momento non sono stati resi noti nel bollettino medico", ha spiegato il geriatra. Le prossime ore saranno decisive per comprendere se il Papa riuscirà a superare la fase più critica della malattia.

Le preghiere dei fedeli

Intanto, in tutto il mondo si moltiplicano le iniziative di preghiera per il Pontefice. A San Pietro, numerosi fedeli si sono riuniti per un rosario speciale presieduto dal cardinale Parolin, mentre cardinali e vescovi invitano la comunità cattolica a unirsi spiritualmente in questo momento difficile.

Un recupero ancora lungo

Nonostante i segnali di miglioramento, gli esperti avvertono che la ripresa del Papa potrebbe essere lenta. "Anche con una tempra forte come la sua, questa condizione di criticità potrebbe durare a lungo", ha concluso Leosco. La Santa Sede continuerà a fornire aggiornamenti nei prossimi giorni per monitorare l’evoluzione della situazione.

 

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