L'infettivologo Galli non ha dubbi e lancia il suo appello. Rinviare le elezioni regionali 2020 o aprire la scuola più tardi.
Invece di aprire la scuola per poi chiuderla e farci le elezioni sarebbe meglio, secondo Massimo Galli, professore di Malattie infettive all’Università Statale di Milano e primario all’Ospedale Sacco, intervistato dalla Stampa, rimandarne la partenza a ottobre, oppure rinviare le elezioni.
«È bastato fare un tampone ai giovani di ritorno dalle vacanze per scoprire che il virus circola», dice commentando la crescita dei contagi.
Comunque «gli anziani stanno più attenti, ci sono cure sperimentate e bisogna dire che in molti casi si guarisce».
I ricoverati di oggi sono «pochi sintomatici veri, molti anziani provenienti dalle Rsa e alcuni giovani non gravi che arrivano dal pronto soccorso».
E i tamponi
Sono uno strumento «che ci mette in condizione di agire meglio», ma si paga nel sistema «la grande depauperazione negli anni della medicina preventiva territoriale».
Quanto alle Regionali, tenere ora le elezioni, per Galli è «inappropriato» perché «quest’estate brava, che non andava permessa, ci presenta un autunno poco tranquillo».
L’esperto non si aspetta una seconda ondata, «ma qualche ondina sì».
E per le scuole «l’andamento epidemico potrebbe costringere a decisioni straordinarie».
Se non si potesse garantire il distanziamento e visto che la mascherina per i bambini «è utopica, il suggerimento utile oltre all’arieggiamento delle aule è fare più test a scuola, anche se ora mi pare tardi per organizzarli».
Infine l’infettivologo smentisce le voci di una sua possibile candidatura a sindaco di Milano: «faccio un altro mestiere».
Nel frattempo in Campania De Luca anticipa tutti e rinvia il ritorno in classe
De Luca, ha oramai deciso: “lunedì firmo rinvio, politici chiedano scusa. Voto e avvio scuola demenziale, Paese è un circo equestre”.
“Alle attuali condizioni lunedi’ formalizziamo il rinvio dell’apertura dell’anno scolastico.
Il governo e tutte le forze politiche dovrebbero chiedere scusa, perche’ tutti erano d’accordo tranne me a far coincidere l’apertura dell’anno scolastico con il voto delle regionali e del referendum.
Un atto di demenzialita’, la Campania e’ l’unica che aveva detto di no”.
Lo ha detto il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca in diretta Facebook da Vallo della Lucania (Salerno).
“Questo non e’ un Paese serio – ha aggiunto – ma un circo equestre. Si e’ concentrata in una settimana l’apertura delle scuole, l’apertura dei seggi, ira anche il via al campionato di calcio.
Non ci sono parole per il livello di dilettantismo che abbiamo riscontrato in questi mesi”.
Leggi anche:
De Luca all’attacco: “Il Governo deve chiedere scusa. Vive in una bolla”
Metti like alla pagina
41esimoparallelo e iscriviti al gruppo
41esimoparallelo