Roma, crolla ascensore in un palazzo: le vittima è Peter di 48 anni. Tra i feriti un 16enne
Il lavoratore si trovava nella tromba dell'ascensore insieme con i colleghi per eseguire un collaudo
Un tragico incidente ha scosso Roma ieri pomeriggio, quando l'ascensore di un palazzo in via delle Vergini, vicino alla Fontana di Trevi, è crollato improvvisamente.
La cabina, con tre persone a bordo, è precipitata per oltre dieci metri, causando la morte di un operaio e il ferimento grave di altre due persone, tra cui un minorenne.
Le indagini sono in corso per chiarire le responsabilità e accertare le misure di sicurezza adottate nel cantiere.
L’incidente mortale: crollo dell’ascensore durante il collaudo
L’incidente è avvenuto intorno alle 15.30, quando gli operai erano impegnati nel collaudo dell'ascensore di un edificio situato in via delle Vergini 21, nel cuore di Roma, vicino al Teatro Quirino e alla Fontana di Trevi. Le cinghie di sicurezza dell'impianto hanno ceduto, provocando la caduta libera della cabina per oltre dieci metri, fino al pozzetto seminterrato. Nella tragedia ha perso la vita Peter Isiwele, un operaio nigeriano di 48 anni, mentre altri due uomini, tra cui un ragazzo di 16 anni, sono rimasti gravemente feriti.
Le indagini: possibili violazioni delle norme di sicurezza
Immediatamente dopo l'incidente, sono intervenuti i vigili del fuoco, la polizia e il personale sanitario del 118, che hanno soccorso i feriti e avviato le prime indagini. Gli agenti del commissariato Trevi-Campo Marzio, insieme agli ispettori del lavoro della ASL Roma 1, stanno esaminando le condizioni di sicurezza del cantiere e dell’ascensore in fase di collaudo. Si sospetta che ci siano state carenze nei dispositivi di sicurezza, e le indagini si concentrano sull’eventuale mancato rispetto delle normative previste dalla legge 81/08 sulla sicurezza nei luoghi di lavoro.
La presenza del minorenne: possibile progetto scuola-lavoro
Uno degli aspetti più inquietanti della vicenda è la presenza di un ragazzo di soli 16 anni tra i feriti. Non è ancora chiaro il motivo della sua partecipazione ai lavori di collaudo dell'ascensore, ma le prime ipotesi suggeriscono che il giovane fosse coinvolto in un progetto di alternanza scuola-lavoro. Le autorità stanno verificando la posizione contrattuale del minorenne e il rispetto delle normative relative alla presenza di giovani lavoratori in contesti pericolosi.
Subappalti e responsabilità nel cantiere
Il cantiere era stato aperto lo scorso maggio per lavori di manutenzione straordinaria all’edificio, gestiti dalla società immobiliare Kryalos SGR. I lavori, del valore di circa 1,4 milioni di euro, avrebbero dovuto concludersi a settembre, ma il cantiere era ancora in attività al momento dell’incidente. L’opera di manutenzione era stata affidata in subappalto all’azienda Intereco Servizi srl, con la Our Sourcing srl incaricata come subappaltatrice. Il direttore dei lavori è l’architetto Francesco Lupoi, mentre il responsabile della sicurezza è l’ingegnere Giorgio Lupoi, entrambi incaricati di garantire il rispetto delle norme di sicurezza. Le autorità stanno esaminando se le misure di protezione sul posto fossero adeguate e se ci siano state violazioni che abbiano contribuito all'incidente.
La reazione dei sindacati: "Il tempo del cordoglio è finito"
L'incidente ha suscitato la forte reazione dei sindacati, in particolare della Filca Cisl Roma, che ha denunciato l'ennesima tragedia sul lavoro. Nicola Capobianco, segretario generale della Filca Cisl Roma, ha ricordato che Peter Isiwele è la 89ª vittima nei cantieri edili di Roma dal 2003. "Chiediamo l'apertura immediata di un tavolo nazionale per un patto che metta al centro la salute e la sicurezza dei lavoratori", ha dichiarato Capobianco. "Servono investimenti concreti in formazione, sicurezza e più controlli. Il tempo del cordoglio è finito: è il momento di agire per evitare che altre vite vengano spezzate in cantiere."
L'incidente che ha visto il crollo di un ascensore in un cantiere a Roma lascia dietro di sé una scia di dolore e domande senza risposta. Le indagini proseguiranno nei prossimi giorni per accertare le cause dell’incidente e le eventuali responsabilità legali, con un'attenzione particolare alla posizione del giovane coinvolto e alla sicurezza del cantiere. Nel frattempo, i feriti restano ricoverati in gravi condizioni e l’intera città è scossa da una tragedia che, forse, poteva essere evitata.