EMERGENZA MALTEMPO. L'Emilia Romagna si trova a fronteggiare le conseguenze disastrose delle alluvioni, tra fango e il desiderio di risollevarsi. Le città e i piccoli comuni sono stati sfigurati, e ora il timore di smottamenti e frane si fa presente. Nonostante ciò, gli sforzi dei soccorritori per garantire la sicurezza dei cittadini non si sono mai fermati.

Nel frattempo, inizia la valutazione dei danni che si rivelano enormi, con numerose aziende che sono state gravemente colpite. La strage causata dal maltempo ha già fatto 9 vittime, mentre il numero di dispersi rimane ancora incerto. Il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, ha paragonato questa situazione a un "nuovo terremoto", proprio pochi giorni prima dell'anniversario del sisma del 2012.

Nonostante le previsioni meteo attuali non prevedano forti precipitazioni, l'allerta rossa per piene di fiumi e frane rimane in vigore in tutta la Romagna, la pianura bolognese e modenese, e le colline montane dell'Emilia centrale e bolognese. L'allerta arancione dichiarata per la pianura e la costa ferrarese. Inoltre, molte scuole rimangono chiuse a causa della situazione ancora critica.

Emergenza maltempo, ancora allerta rossa: frane e alluvioni

La devastazione causata dalle alluvioni ha colpito intere città. Sono stati 23 i fiumi esondati, 280 le frane e oltre 400 le strade interrotte. Complessivamente, 41 comuni colpiti dalle alluvioni, e oltre 20.000 persone costrette a lasciare le proprie case, soprattutto nelle province di Bologna, Forlì-Cesena e Ravenna.

Le immagini di questa catastrofe hanno fatto il giro del mondo: zolle di terra e alberi che cadono come birilli, persone rifugiate sui tetti, anziani e bambini salvati con i gommoni, strade trasformate in paludi. Gli alberi secolari sono rimasti solo come ciuffi verdi visibili alle telecamere, mentre le case sembrano barche rosse in mezzo alla melma.

Le precipitazioni sono state straordinarie, superando le previsioni più pessimistiche: in alcune zone è caduta in sole 36 ore più pioggia rispetto alla media di tutto il mese di maggio. Città come Faenza, Cesena, Forlì e alcune zone del Ravennate sono sommerse dall'acqua, e anche i portici della centrale via Saffi a Bologna sono allagati.

L'isolamento di intere aree

Ha causato blackout elettrici, linee telefoniche fuori uso e treni in tilt, alimentando l'angoscia tra la popolazione. La furia del fiume Savio ha trascinato una donna di Ronta di Cesena per venti chilometri, e il cadavere della 60enne è stato trovato sulla spiaggia di Cesenatico. Anche il marito, 70 anni, ha perso la vita.

Inoltre, si è reso necessario emettere un ordine di evacuazione immediata per le persone e le aziende di Villanova di Ravenna, Filetto e Roncalceci, a causa del rischio di allagamenti provocati dalla rottura del fiume Lamone tra Reda e Fossolo. Il Comune di Ravenna ha fornito un'area di accoglienza al Cinema City del Museo Classis di Classe per coloro che non possono trovare riparo presso amici e parenti.

Anche il Veneto colpito dal maltempo, sebbene in misura meno intensa rispetto all'Emilia Romagna. Il presidente della Regione, Luca Zaia, ha firmato un Decreto di Stato di Emergenza per le eccezionali avversità atmosferiche che hanno colpito la provincia di Rovigo e la Città Metropolitana di Venezia.

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