papa francesco

Papa Francesco, 88 anni, è ricoverato dal 14 febbraio 2025 al Policlinico Gemelli di Roma a causa di una polmonite bilaterale. Nelle ultime ore, le sue condizioni hanno destato preoccupazione a seguito di due episodi di insufficienza respiratoria acuta. Gli specialisti monitorano attentamente l'evoluzione del quadro clinico del Santo Padre.

Le recenti crisi respiratorie

Il 3 marzo 2025, il Papa ha subito due episodi di insufficienza respiratoria acuta, attribuiti a un significativo accumulo di muco endobronchiale e conseguente broncospasmo. Per alleviare la situazione, sono state eseguite due broncoscopie con aspirazione delle secrezioni. Successivamente, è stata ripresa la ventilazione meccanica non invasiva. Nonostante queste complicazioni, il Pontefice è rimasto vigile e collaborativo.

Il parere dello pneumologo Stefano Nardini

Stefano Nardini, ex presidente della Società Italiana di Pneumologia, ha espresso preoccupazione riguardo alla situazione: "​Come succede sempre in queste situazioni, più si prolunga lo stato acuto e più l'organismo si debilita ulteriormente. Si cammina su un crinale." Nardini ha sottolineato che l'immobilità e la ventilazione possono indebolire i muscoli respiratori e seccare le vie aeree, rendendo difficile l'espulsione del muco. In questi casi, la broncoscopia diventa necessaria per aspirare le abbondanti secrezioni che ostacolano la respirazione. ​

Aggiornamenti sulle condizioni del Papa

Nonostante le recenti complicazioni, le condizioni cliniche di Papa Francesco si sono mantenute stabili. Il Pontefice non ha necessitato di ventilazione meccanica invasiva, ma ha ricevuto ossigenoterapia ad alti flussi ed è apiretico. La prognosi rimane riservata a causa della complessità del quadro clinico. Il Santo Padre ha partecipato alla Santa Messa insieme al personale che si prende cura di lui, alternando momenti di riposo e preghiera. ​Cadena SER+5vaticannews.va+5tg24.sky.it+5

La risposta del Vaticano

La Sala Stampa della Santa Sede ha informato che Papa Francesco ha trascorso una notte tranquilla e continua a riposare. Il Pontefice prosegue la terapia e la fisioterapia respiratoria, utilizzando ventilazione ad alto flusso tramite cannule nasali per l'ossigeno. La mattinata è stata dedicata al riposo e alla preghiera. La situazione attuale appare stabile, sebbene il quadro clinico rimanga complesso. 

Le sfide della convalescenza

La convalescenza di un paziente anziano con una storia di problemi respiratori richiede particolare attenzione. L'immobilità prolungata e l'uso della ventilazione possono indebolire i muscoli respiratori e seccare le vie aeree, rendendo difficile l'espulsione del muco. Questo può portare a ulteriori complicazioni, rendendo indispensabile un monitoraggio costante e interventi tempestivi per garantire una ripresa ottimale.​

Il ruolo della fisioterapia respiratoria

La fisioterapia respiratoria svolge un ruolo cruciale nel processo di recupero di pazienti con problemi polmonari. Essa aiuta a migliorare la funzionalità respiratoria, favorisce l'eliminazione delle secrezioni e rafforza i muscoli coinvolti nella respirazione. Per Papa Francesco, questo approccio terapeutico è fondamentale per prevenire ulteriori complicazioni e promuovere una guarigione efficace.​

Il sostegno della comunità internazionale

In questo periodo delicato, numerosi leader mondiali e fedeli hanno espresso la loro vicinanza e preghiere per la pronta guarigione del Santo Padre. Messaggi di sostegno e solidarietà continuano ad arrivare da ogni angolo del mondo, dimostrando l'affetto e l'ammirazione che la comunità internazionale nutre nei confronti di Papa Francesco.​

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