Scontri in Kosovo, feriti 14 militari italiani: tre sono gravi
KOSOVO MILITARI ITALIANI FERITI. Gli scontri tra manifestanti serbi e la Kfor nel Comune di Zvecan hanno portato a oltre 30 feriti tra i militari. Questo episodio accende nuovamente le tensioni non solo sul territorio, ma anche tra i governi di Belgrado e Pristina.
I recenti conflitti in Kosovo hanno causato violenza e instabilità, coinvolgendo la comunità serba e quella albanese. Nel contesto delle elezioni amministrative, l'elezione di sindaci di etnia albanese in quattro municipalità, avvenuta a fine aprile, ha generato contestazioni da parte della popolazione serba.
Kosovo, militari italiani feriti - La legittimità delle elezioni
E' stata messa in dubbio, considerando anche l'estremamente bassa affluenza, che ha registrato poco più del 3%. I cittadini serbi si oppongono all'insediamento dei nuovi sindaci, soprattutto nei quattro maggiori Comuni del Kosovo del Nord: Mitrovica Nord, Zvecan, Zubin Potok e Leposavic.
Gli scontri più violenti si sono verificati a Zvecan, coinvolgendo anche 14 militari italiani del Nono Reggimento Alpini L’Aquila. La situazione ha preso sempre più vigore dopo le elezioni, con una crescente escalation di tensioni.
La popolazione serba ritiene inaccettabile che sindaci rappresentativi di soli l'2% della popolazione governino città con una stragrande maggioranza serba. Mentre Belgrado e Pristina si accusano reciprocamente, la comunità internazionale ha cercato di mediare, senza successo fino ad ora.
Le proposte di spostare i sindaci in altri edifici sono state ritenute inaccettabili da entrambe le parti. La situazione rimane tesa e il presidente serbo ha anche accusato la Kfor di non aver protetto la popolazione serba, sollecitando i serbi nel nord del Kosovo a evitare conflitti con le truppe internazionali.
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