Online sul sito dell'Associazione Nazionale Presidi il vademecum per l’avvio dell’anno scolastico 2020/21, messo a disposizione dei propri soci.
Chiedono risorse adeguate per mettere le scuole in sicurezza
"I dirigenti scolastici chiedono risorse adeguate per organizzare e gestire al meglio il rientro a scuola in sicurezza" afferma Antonello Giannelli presidente di Anp.
Servono locali, banchi monoposto e un ampliamento dell’organico. Non si devono vanificare gli enormi sforzi profusi dai Presidi, dai loro collaboratori, dal Ministero e dai suoi uffici territoriali, dagli enti locali affinché la ripartenza avvenga per tutti nella massima sicurezza".
"Ora, per esempio - sottolinea Giannelli - dirigenti chiedono di conoscere con urgenza il calendario di consegna dei banchi monoposto. Non è possibile che lo vengano a sapere all’ultimo momento: l’organizzazione richiede tempo. È impensabile che la mascherina sia l’unica arma di difesa dal contagio, perché sappiamo benissimo quanto sia faticoso, per gli alunni e per il personale, indossarla per ore”.
FONTE ADN KRONOS
Scuola, la riapertura è a rischio: “Con aumento dei contagi è troppo pericoloso”
È incognita sulla riapertura delle scuole a settembre. Se l’aumento del numero dei contagi da Covid non si arresterà il ritorno alle aule potrebbe essere compromesso.
Lo dicono gli esperti che invocano in queste ore la responsabilità di tutti, a partire proprio dai ragazzi, e il rispetto massimo delle regole per evitare un riavvio dell’anno scolastico senza alunni nelle classi.
Una voce in questo senso è arrivata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Il direttore aggiunto Ranieri Guerra paventa il pericolo di arrivare al 14 settembre «con un numero di casi che renderebbero la riapertura pericolosissima».
Dal Lazio l’assessore alla Salute Alessio D’Amato avverte: «Siamo tornati ai livelli di maggio, se continua così si rischia di pregiudicare l’apertura delle scuole in sicurezza».
Intanto il 19 agosto la riunione del Cts si occuperà proprio della riapertura delle scuole. Il Comitato Tecnico Scientifico, secondo quanto già trapelato, ribadirà che non si deroga all’obbligo del distanziamento fisico di un metro tra gli alunni in classe. Nel caso fosse impossibile garantire il metro di distanza gli studenti dovranno indossare la mascherina chirurgica e ci dovrà essere un’adeguata areazione.
La deroga sarà comunque consentita per un periodo limitato di tempo – continuano a ribadire i consulenti del governo per l’emergenza sanitaria. E nel frattempo dovranno essere adottate il prima possibile soluzioni per garantire il distanziamento prescritto.
Le soluzioni per la sicurezza
I banchi monoposto saranno comunque in molti casi la soluzione. In altri neanche quelli perché lo spazio all’interno delle aule non sufficiente ad accogliere classi che negli anni sono divenute sempre più numerose.
Dal ministero dell’Istruzione si ribadisce che il lavoro in corso per riaprire le scuole a settembre, obiettivo che non è messo in discussione, deve però essere accompagnato in queste ore da una maggiore responsabilità di tutti.
Le parole di Azzolina
«Sto facendo i salti mortali ma vorrei che lo sforzo lo facessero tutti», ha detto qualche giorno fa la ministra Lucia Azzolina proprio con un occhio alla situazione in generale peggioramento sotto il profilo dei casi di Covid.
Intanto è pronto, e verrà diffuso ai dirigenti scolastici nei prossimi giorni, un testo dell’Istituto Superiore di Sanità su «Indicazioni operative per la gestione di casi e focolai di Sars-CoV-2 nelle scuole e nei servizi educativi dell’infanzia».
In una circolare interna, indirizzata ai presidi e ai direttori degli uffici scolastici, il ministero intanto sottolinea: «Siamo tutti consapevoli della necessità di seguire costantemente il mutamento della situazione epidemiologica».
Ma chiede di spegnere le polemiche: «Occorre isolare il rumore di fondo, costituito da un circuito di ‘non notiziè, alimentate dalla comunicazione social, ma anche da canali più autorevoli».
Ma la polemica politica sulla scuola resta dai toni accesi. Oggi l’ex ministra Mariastella Gelmini (Forza Italia) ha sottolineato, senza giri di parole, «i fallimenti dell’esecutivo in merito all’avvio del nuovo anno scolastico». Sulla stessa linea d’onda la Lega che parla di un ministero «da tre mesi di ritardo su tutti i fronti». Fonte: Leggo
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