La Lombardia è a oggi, venerdì 28 febbraio, la regione italiana più colpita dall’epidemia del Coronavirus. L’assessore al Welfare della Regione Lombardia Giulio Gallera ha deciso quindi di fare il punto sulla situazione. “Intendiamo mantenere (le misure restrittive, ndr) per un’altra settimana”, ha dichiarato. Questo vale “sia nei Comuni della zona rossa che in tutta la regione gialla”.
Coronavirus Lombardia, la richiesta di Gallera
“Otto giorni fa abbiamo registrato il primo caso positivo di coronavirus in Lombardia – ha spiegato l’assessore -. Siamo ben consapevoli delle restrizioni e della fatica che abbiamo richiesto ai nostri cittadini predisponendo un piano per l’emergenza. Ad oggi sono stati fatti
4.835 tamponi: di questi il 75 per cento è risultato negativo, l’11 positivo e il 14 deve essere ancora processato”. In seguito Gallera ha continuato parlando dei casi positivi nella regione: “Sono a oggi 531 i positivi al coronavirus. 235 sono ricoverati e di questi sono 85 in terapia intensiva”. L’intenzione della Regione è quindi di “mantenere per un’altra settimana” le misure di contenimento del virus “in zona rossa e gialla”. La decisione di
chiudere tutte le scuole, i musei e gli altri luoghi di grande aggregazione era stata presa domenica 23 febbraio.
“Minaccia molto alta”
Intanto il direttore generale dell’Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus nel briefing a Ginevra sull’epidemia, non è dimostrato positivo. “La minaccia per l’epidemia di Coronavirus a livello mondiale
è stata elevata a livello ‘molto alto’. Il continuo aumento nel numero dei casi di Covid19 e del numero dei paesi affetti negli ultimi giorni sono motivi di preoccupazione. I nostri epidemiologi stanno monitorando questi sviluppi di continuo e noi ora abbiamo elevato il livello di rischio di diffusione globale a livello molto alto”.