REDDITO DI CITTADINANZA. La modifica del Reddito di Cittadinanza è alle porte. Col nuovo governo Meloni il sussidio mensile non sarà dunque abolito ma subirà una modifica. La fase attiva di ricerca lavoro non è mai decollata. Al momento sono appena il 18% dei percettori ad aver trovato un lavoro. Alcune correzioni sono state già fatte nel corso del tempo. Nel primo Dl Aiuti si stabiliva che l’offerta di lavoro congrua al beneficiario potesse arrivare anche direttamente da un datore di lavoro privato. L’eventuale rifiuto inoltre, che il datore è tenuto a comunicare al centro per l’impiego competente, diventasse impattante per la decadenza del beneficio. Ma i provvedimenti attuativi non si sono mai visti. Una delle ipotesi più realistiche per il futuro prossimo è quindi una modifica all’impianto del Rdc, grazie alla quale scatti la revoca del sussidio dopo il primo “no” a un’offerta di lavoro considerata congrua (attualmente al secondo rifiuto il sussidio viene revocato, in passato si doveva arrivare a tre dinieghi). L’importo medio erogato a livello nazionale è di 549 euro.

Le parole di Conte sul reddito di cittadinanza

Siamo consapevoli che la riforma del reddito di cittadinanza, per coloro che sono idonei al lavoro, deve ancora incrociare una più organica ed efficace riforma del sistema delle politiche attive. Ci stiamo lavorando e su questo intendiamo confrontarci con tutte le forze politiche. Ma che nessuno pensi di smantellare questo necessario sistema di protezione sociale, più che mai necessario in questa fase recessiva. Lo ha detto ai parlamentari del M5s riuniti in assemblea il presidente M5s, Giuseppe Conte. [sv slug="seguici"]
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