Nuova ordinanza, De Luca cambia ancora: slittano le riaperture. Caos in Campania che vive nell'incognita. La partenza sembra non voler arrivare in Campania e a Salerno. «Così aumentano i danni»: è quanto lamenta Giuseppe Cagliano, presidente di Confcommercio Salerno. «Oggi, siamo l’unica regione che ancora non ha deciso la data d’avvio dei saldi. E’ ancora tutto in sospeso, i magazzini dei nostri associati sono pieni di merce acquistata e rimasta invenduta».

E’ ufficiale, De Luca apre i cancelli, ma detta le nuove regole. A breve la firma con tutti gli obblighi per la Campania

E’ ufficiale, De Luca apre i cancelli, ma detta le nove regole e non mancherà certo il rigore. “La nostra posizione resta di estrema rigidita’: il ritorno in presenza dovra’ avvenire in maniera assolutamente graduale, monitorando i dati e aspettando le scelte del Governo, che ritengo saranno molto piu’ rigide rispetto alle dichiarazioni iniziali”. L’assessore all’Istruzione della Regione Campania, Lucia Fortini, spiega cosi’ la decisione presa in queste ore sulla riapertura delle scuole dal presidente De Luca.

In una diretta Facebook Fortini

Evidenzia che, durante l’incontro di stamattina, con De Luca “sono emerse una serie di criticita’ e anche il Cts ha fornito una serie di notizie che non sono tranquillizzanti”. Di qui la decisione della Campania di dilazionare in un tempo maggiore la ripresa delle attivita’ in presenza. L’assessore anticipa che, nell’ordinanza, sara’ prevista la possibilita’, “quando si ha un convivente fragile in famiglia, di chiedere la Dad, a tutela di queste persone”. La decisione della Regione tiene fuori, per il momento, le scuole secondarie di primo e secondo grado per le quali, spiega Fortini, “non ci sara’ didattica in presenza prima del 25 gennaio”. Con questa decisione, conclude, si prova anche a “mettere in sicurezza il personale scolastico, docente e non docente, che dovrebbe cominciare a breve le vaccinazioni”.

Nuova ordinanza per la Campania

In vista del nuovo provvedimento sulle restrizioni da adottare dopo il 7 gennaio in Italia e, ovviamente, per la Campania. Si sta lavorando in particolare ad una ordinanza ponte del ministro della Salute Roberto Speranza, in vigore fino al 15 gennaio. Il provvedimento potrebbe essere adottato già entro stasera, così come riportato da Ansa. Ovviamente si attendono conferme. Tra i provvedimenti: divieto di spostamento tra le regioni, ristoranti e bar solo da asporto nel prossimo week end e ancora il divieto di ospitare più di due persone a casa, tra amici e parenti. Vediamo i dettagli.

Le disposizioni, cosa accadrà in Campania

Dopo il vertice riunito dal premier Giuseppe Conte, con il ministro Boccia, i capidelegazione della maggioranza e il Comitato Tecnico Scientifico è emersa l’idea di un ‘provvedimento ponte’ tra il 7 e il 15 gennaio. Le ipotesi considerate sono due: mantenere in vigore le misure vigenti fino al 15 gennaio (arancione nei feriali e rossa nel weekend), data di scadenza dell’ultimo Dpcm, oppure di tornare in zona gialla per il 7 e 8 gennaio. A quel punto si passerà in zona arancione nel weekend del 9 e 10 e, successivamente, sulla base del monitoraggio, assegnare le fasce per la settimana seguente in base ai dati di ciascuna regione.

Il prossimo weekend in zona rossa per la Campania?

“Valutiamo l’ipotesi per il prossimo fine settimana di applicare le misure da zona rossa per i festivi e prefestivi, con la salvaguardia dei Comuni più piccoli per gli spostamenti. Dopo aver raccolto i contributi dei presidenti domani si tireranno le somme con il Governo”. Così -a quanto si apprende – il ministro della Salute, Roberto Speranza, al termine del vertice con le Regioni. Sempre a quanto si apprende, per i Comuni sotto i 5mila abitanti saranno comunque possibili gli spostamenti entro i 30 km, ad eccezione del Capoluogo di provincia. “Stiamo facendo fare un approfondimento ai tecnici in modo da abbassare le soglie dell’Rt per accedere in zona rossa o arancione. Misura che incide sul modello della zonizzazione”- Continua così Speranza in merito alla cosiddetta “ordinanza ponte”. “La proposta oggi non è di cambiare i parametri, che restano gli stessi perché hanno funzionato, ma le soglie di accesso ad una zona, decidendo di essere ancora più rigorosi per consentire alla campagna di vaccinazione di avere delle reti sanitarie meno appesantite, da difendere con maggior forza quando l’Rt supera l’1”.

Le parole del ministro Boccia

Così, a quanto si apprende, il ministro per le Autonomie, Francesco Boccia nel corseo del vertice con le Regioni. “La zonizzazione e le responsabilità dei territori – prosegue Boccia – hanno funzionato perché hanno portato il paese da 1.72 a 0.8. E questo è un risultato oggettivo”. I presidenti delle Regioni sono quasi tutti concordi con misure rigorose anche per le prossime settimane purché non siano modificate di settimana in settimana e siano garantiti i ristori. E’ quanto emerge – secondo quanto si apprende – dal vertice tra Regioni e Governo. Diversi governatori sarebbero anche concordi sulla modifica in senso restittivo dell’Rt per accedere alle zone. Leggi anche: Da oggi in Italia torna l’incubo lockdown, tutto chiuso, non si esce. Quali sono le regole fino all’Epifania Metti like alla pagina 41esimoparallelo e iscriviti al gruppo 41esimoparallelo
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