Il dibattito
La decisione della Lombardia di far ripartire le attività produttive il 4 maggio continua ad animare il dibattito delle ultime ore. A non usare mezzi termine nello stigmatizzare questa posizione è l’epidemiologo Luigi Lopalco. Secondo lui "la Lombardia mette tutti a rischio”. "Se le aziende riaperte provocassero l'insorgere di nuovi focolai sarebbe un disastro incommensurabile", avverte Lopalco in un'intervista a 'Il Fatto Quotidiano'.
Lopalco
Nominato dal governatore Michele Emiliano responsabile delle emergenze epidemiologiche in Puglia, teme che tutti gli sforzi sinora compiuti "possano essere vanificati da scelte dettate da logiche che non tengano conto della gravità della pandemia". Secondo l'esperto, "i dati che ancora leggiamo rispetto alla situazione della Lombardia sono tutt'altro che confortanti" tant'è che "la circolazione del nuovo coronavirus è ancora importante e riaprire di più in quella zona industriale vorrebbe dire sovraccaricare Milano che ne è il fulcro".
Lopalco pertanto si chiede se "coloro che decidono si rendano ben conto di che cosa questo significhi" e dei rischi che ciò comporti, perché - spiega ancora il medico - "aumentare questa percentuale di movimenti è molto rischioso" in quanto "i conseguenti contatti sociali potrebbero generare altri focolai".
Sala: dal terrore a liberi tutti
Deciso dalla Regione o da Salvini? Gli fa eco anche il sindaco di Milano Beppe Sala che, in una intervista pubblicata da Repubblica, fornisce però una lettura “politica” della proposta della regione Lombardia. "L'ha deciso la Regione o Salvini? – commenta il primo cittadino - Stanno passando dal terrore sul numero dei contagi di due giorni fa al liberi tutti. Un po' più di equilibrio non guasterebbe". "Non sono contrario a rimettere in moto l'economia", continua Sala, ma "bisogna fornire garanzie adeguate per chi andrà a lavorare". Per riportare la gente al lavoro, aggiunge Sala, "bisogna fare i test di immunità", "in Veneto vengono ampiamente praticati", "in Lombardia siamo indietrissimo". Per questo "oggi ho rotto gli indugi e mi sono accordato con l'Ospedale Sacco per farli in autonomia, cominciamo con i mila del personale ATM".
Zampa
Il Governo potrebbe impugnare il provvedimento regionale Anche la sottosegretaria alla Salute Sandra Zampa, intervistata a Radio Capital, commenta in chiave politica la decisione di Fontana: "Visto che dal primo giorno è stato tutto un disattendere e contraddire il governo, dobbiamo interrogarci se non sia una ragione politica quella che porta la Lombardia a prendere le distanze dal lockdown". "Se la Lombardia decidesse di riaprire dal 4 maggio, il governo potrebbe impugnare il provvedimento regionale”.
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