Si è spenta a soli 18 anni Rossana Mazzarella, vittima di un male incurabile. In queste ore è sotto shock l’intera comunità normanna e non solo per la dipartita ingiusta e prematura di una bellissima e solare ragazza, con tanti sogni da realizzare, che da tempo lottava contro il male e che l’ha portata via dall’amore sconfinato del padre Giuseppe, della madre Anna Maria e della sorella Angela, oltre dei tantissimi amici e parenti.
I funerali
Sono stati celebrati stamani i funerali di Rossana Mazzarella spentasi a soli 18 anni a causa di un male contro il quale stava lottando da tempo. La piccola e solare Rossana è stata portata via dall’affetto e dall’ amore sconfinato del padre Giuseppe, della madre Annamaria, della sorella Angela e delle tantissime persone che nutrivano ammirazione per lei.
Tra queste c’è sicuramente la sua professoressa di lettere, Teresa D’Aniello, che sul suo profilo Facebook ha pubblicato un lungo post nel quale ha sottolineato la forza di vivere della giovane 18enne, la speranza che ha accompagnato in tanti momenti difficili chi l’amava,l’incapacità di rassegnarsi o in altri termini di contenere con la mente un dolore incomprensibile e perciò inaccettabile.
“Tante volte ho pensato che questo giorno sarebbe arrivato, ma nel mio inconscio speravo che ti saresti ripresa, che ti avrei rivista sorridere. Gli ultimi mesi sono stati angoscianti, dolorosi, ma pieni di speranza… quella speranza che ci faceva combattere, che ci dava la forza di accettare i tuoi peggioramenti.
Ora non riesco ad accettare la tua perdita
Nei miei pensieri ci sei sempre tu, combattiva, sorridente, forte, un’anima bella con una grande voglia di vivere, di pensare al domani. Oggi ho rivisto nella mia mente i momenti belli che abbiamo condiviso insieme, il nostro viaggio in Sicilia, le nostre chiacchierate spensierate, i nostri segreti, quelle lezioni in cui ti sedevi accanto a me e ascoltavi con passione versi d’amore che ci facevano sognare. Non potrò dimenticare le nostre risate, la tua dolcezza, gli abbracci. Quei momenti in cui volevi che mi stendessi accanto a te sul letto, ti stringessi la mano e ti dessi tanti baci…
Non riesco a rassegnarmi alla tua assenza.
Non riesco a credere che non ti vedrò più.
Non sei mai stata solo una mia alunna, sei stata molto di più: una sorella minore, un’amica, una confidente. Ti porterò per sempre nel mio cuore e spero di incontrarti ancora nei miei sogni. Ciao, mia piccola grande Rossana”. (Casertace/Teleradio)
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