Coronavirus, torna la paura nel Sud Italia: scoppia un nuovo focolaio
Venticinque migranti trasferiti nei giorni scorsi in Basilicata dalla Sicilia, dove erano da poco sbarcati, sono risultati positivi al coronavirus. Lo hanno accertato i tamponi eseguiti nelle ultime ore. Prima erano risultati positivi tre migranti, adesso si è appreso che sono contagiati altri 22: tutti sono in isolamento in strutture di accoglienza.
Coronavirus, nuovo focolaio in Basilicata: 25 migranti positivi arrivati dalla Sicilia
“Ho sentito i Prefetti di Potenza e Matera e insieme abbiamo concordato di evitare gli spostamenti in uscita dalle strutture e di Irsina e Potenza da parte degli immigrati giunti nelle ultime ore nella nostra regione. Chiediamo con forza al Governo di intervenire per monitorare i flussi che stanno avvenendo nel Sud Italia di persone arrivate nel nostro Paese senza adeguati controlli sanitari”, dichiara il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi.
“Non vogliamo che tutti gli sforzi dei lucani di questi mesi, che ci hanno portato a essere la prima regione Covid free d’Italia, siano vanificati da test sierologici evidentemente inefficaci”, aggiunge il governatore lucano che invita l’Esecutivo a “bloccare spostamenti a rischio, monitorare la situazione, effettuare tamponi in tutte le zone a rischio e presidiare il territorio. Vigilanza al massimo e tolleranza zero”.
“La priorità del governo – prosegue – deve essere quella di tutelare la salute, non di allargare le maglie senza garantire controlli adeguati. Bisogna dare alle Regioni strumenti necessari per tutelare le comunità locali”, conclude il presidente della regione Basilicata. Fonte: Tele club Italia
Torna l’incubo chiusura, sette nuovi micro-focolai in Italia: “Allerta massima”
Sono stati individuati a Padova sette micro-focolai di Coronavirus. Lo ha reso noto l’Ulss 6 Euganea, sottolineando che tra città e provincia ha riscontrato una novantina di casi positivi al nuovo virus.
Oltre alla comunità camerunense – una trentina di casi scoperti dopo una cerimonia funebre – e al Mercato agroalimentare di Padova (12), il contagio si è diffuso anche al corriere Sda di Limena, per un totale di 7 più un contatto esterno all’azienda, in una stamperia di Padova (una decina di positivi e 7-8 casi correlati), in due case di riposo (10 casi in tutto, tra cui 6 operatori e 4 ospiti) e in un centro estivo (un bambino).
I micro focolai erano attesi”
“I micro-focolai ce li aspettavamo – ha detto Domenico Scibetta, direttore generale dell’Ulss 6 Euganea – forse non li prevedevamo a fine luglio, ma abbiamo sempre detto che l’allarme deve essere massimo, perché il virus continua a circolare anche se con intensità completamente diversa da febbraio e marzo”.
Per Ivana Simoncello, del dipartimento di Prevenzione, “nella prima ondata avevamo tanti cluster familiari, ora questo contesto rappresenta un momento secondario. Il contagio avviene sia negli ambienti di lavoro che in momenti di condivisione, come attività ricreative e cerimonie”. Fonte: Fanpage
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