CAMPANIA. Un malore improvviso e fatale si porta via per sempre
Giuseppe a soli 39 anni. Dolore, profondo dolore, e sconcerto a
Cervinara per la morte di un ragazzo di appena 39 anni. Si chiamava
Giuseppe Cioffi e lavorava come parrucchiere presso un importante negozio che si trova a Rotondi ma che ha una folta clientela che arriva da tutta la
Valle Caudina.
Chi era Giuseppe Cioffi
Giuseppe era appassionato del suo lavoro e tante clienti chiedevano sempre più spesso di lui. Giuseppe aveva un tocco magico e poi sapeva scegliere sempre il taglio o la pettinatura migliore ed adeguata rispetto alle esigenze della persona che si rivolgeva a lui.
D’estate e durante le belle giornate raggiungeva Rotondi a piedi dalla sua abitazione che si trova a Rione San Pietro. Questa mattina, purtroppo, nessuno lo ha visto camminare verso Rotondi.
Gli ultimi istanti di Giuseppe
Nella notte, intorno all’una e mezza, Giuseppe ha accusato un malore. La mamma, la signora Anna Manna, ha dato subito l’allarme. Sul posto è arrivata un’ambulanza della postazione 118 di Cervinara.
I sanitari hanno fatto di tutto per salvargli la vita ma il cuore di Giuseppe ha deciso di non ripartire. La mamma, già vedova, ha visto morire anche quel suo figlio che rappresentava un vero e proprio orgoglio per lei. Dolore straziante per la povera donna e dolore straziante anche per la fidanzata di Giuseppe,
Rosa. (Edizione Caserta)
Ambulanza senza medico
Giuseppe Cioffi è morto per complicazioni cardiache. Tempestivi sono stati i soccorsi. L’ambulanza del 118 della postazione di Cervinara è arriva velocemente nell’abitazione del 39enne. Ma lo stesso mezzo di soccorso era senza medico a bordo.
Purtroppo si tratta di una situazione che è esplosa durante la stagione estiva. I medici convenzionati in servizio presso il 118 di Cervinara non erano in numero tale da coprire tutti i turni.
Questo voleva dire che, in alcuni turni, l’ambulanza doveva uscire senza medico, ma solo con infermiere ed autista volontario. Con la visita a Cervinara, lo scorso 25 agosto del nuovo direttore generale dell’Asl Avellino, Mario Ferrante, l’emergenza sembra risolta. Il manager si impegnò a riportare la normalità e, quindi, un medico per ogni turno.
Purtroppo, però, da sabato scorso, primo ottobre, i quattro comuni irpini che vengono serviti dalla postazione 118 di Cervinara, devono fare i conto con la roulette russa della mancanza di un medico di determinati turni.
Uno di questi turni è stato proprio quello della notte scorsa, quando Giuseppe Cioffi ha avvertito il malore fatale. Noi non abbiamo gli strumenti per rispondere alla domanda. Non sappiamo se Giuseppe poteva salvarsi se ci fosse stato il medico di turno.
Impossibile per scongiurare la morte
Di certo, l’infermiere ed il soccorritore hanno fatto l’impossibile per scongiurare la morte di Giuseppe. E’indubbio, però, che con il medico si poteva fare ancora di più. Questo non vuol dire che gli avrebbe salvato la vita, ma Giuseppe avrebbe avuto qualche chance in più.
Del resto, le regole del Triage, ossia del soccorso moderno, impongono la presenza del medico sull’ambulanza. Anche perchè, durante il tragitto verso l’ospedale, le condizioni del paziente possono peggiorare.
Grande è il dolore per la morte di questo ragazzo, fortissima è la rabbia per una domanda che resterà senza risposta. Nella notte è toccato a Giuseppe, oggi o domani può capitare a tutti noi. Il diritto alla salute non può essere regolato da un gioco come la roulette russa. Fate presto a risolvere questa situazione e fatelo ora.(VocediNapoli)
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