Agguato a Napoli, è Angelo Correa il 18enne sparato alla testa
Il ragazzo è incensurato ed è in pericolo di vita. E' il cugino del 17enne ucciso da un poliziotto
La città di Napoli è sotto shock per il violento agguato che ha coinvolto Angelo Correa, 18 anni, raggiunto da un colpo di pistola alla testa alle prime ore di sabato 9 novembre. Il giovane, incensurato, è ora ricoverato in condizioni critiche all’ospedale Vecchio Pellegrini. L’attacco è avvenuto intorno alle ore 5, in via dei Tribunali, in pieno centro storico.
La ricostruzione dell’agguato
Dalle prime indagini della Squadra Mobile, emerge che Angelo si trovava all’angolo tra via dei Tribunali e piazza Sedil Capuano, quando un uomo gli si è avvicinato e, senza esitazione, ha sparato un colpo alla testa per poi dileguarsi rapidamente. I testimoni oculari riferiscono di una scena rapida e drammatica che sembrerebbe avere tutte le caratteristiche di un’esecuzione premeditata.
Il legame con Luigi Caiafa: vendetta o ritorsione?
La vicenda assume contorni ancora più inquietanti considerando il legame di parentela tra Angelo Correa e Luigi Caiafa, il 17enne ucciso da un poliziotto nell’ottobre 2020 durante un tentativo di rapina a Napoli. Il passato di Luigi, segnato dall’evento tragico che ne ha causato la morte durante un intervento delle forze dell’ordine, potrebbe essere un elemento chiave per comprendere il movente dietro l’agguato ad Angelo. Alcune fonti investigative ipotizzano che il colpo sparato alla testa del ragazzo potrebbe non essere un semplice atto di violenza casuale, ma una ritorsione o una vendetta legata alle dinamiche di criminalità che attraversano il capoluogo campano.
Indagini in corso e le testimonianze chiave
Gli investigatori della Polizia di Stato stanno cercando ulteriori elementi per confermare la dinamica e il movente dell’episodio. Il racconto dei testimoni, secondo i quali l’aggressore ha agito con freddezza e precisione, cambia drasticamente la prospettiva investigativa. L’ipotesi che si stia trattando di un’esecuzione vera e propria anziché di una semplice aggressione, pone la polizia di fronte a un complesso scenario, legato a possibili vendette o ritorsioni.
Una città in allarme
L’agguato a Correa riaccende il dibattito sulla sicurezza nel centro storico di Napoli, un’area che, pur animata dalla movida e dalla bellezza artistica, è talvolta scenario di episodi violenti che coinvolgono giovani. La famiglia di Angelo e l’intera comunità attendono con ansia aggiornamenti sul suo stato di salute, mentre cresce la preoccupazione che le tensioni tra gruppi criminali possano mettere a rischio altre vite innocenti.
Una ferita per la città
L’episodio rappresenta un duro colpo per la città e richiama l’urgenza di interventi mirati per garantire una maggiore sicurezza nelle zone centrali. Napoli, ricca di storia e cultura, si ritrova ancora una volta a fare i conti con l’ombra della violenza e della criminalità, in un contesto che, come testimoniano episodi simili, può trasformarsi rapidamente in un teatro di pericoli reali.