Amanda Knox condannata a 3 anni per calunnia a Lumumba
Lo accusò dell'omicidio di Meredith Kercher. Nonostante la condanna, la donna non andrà in carcere
Amanda Knox è stata condannata a tre anni di reclusione dalla Corte d'assise d'appello di Firenze per calunnia nei confronti di Patrick Lumumba.
La sentenza è stata emessa nell'ambito della vicenda giudiziaria relativa all'omicidio della studentessa inglese Meredith Kercher, avvenuto a Perugia la sera del 1º novembre 2007.
La Sentenza della Corte
La presidente del collegio giudicante, Anna Maria Sacco, ha letto la sentenza alla presenza di Amanda Knox, giunta appositamente dagli Stati Uniti insieme al marito Christopher Robinson. Lumumba, parte offesa nel processo, era assente.
Il legale di Knox ha commentato che la sua assistita è "delusa e amareggiata" e considera la condanna "ingiusta".
Dopo la lettura della sentenza, Amanda Knox è scoppiata in lacrime, dicendo ai suoi avvocati Carlo Dalla Vedova e Luca Luparia Donati: "Non me lo aspettavo, sono molto delusa".
L'Accusa di Calunnia
Amanda Knox è stata accusata di aver calunniato Patrick Lumumba, suo datore di lavoro, accusandolo falsamente di essere coinvolto nell'omicidio di Meredith Kercher.
Lumumba fu arrestato e rimase in carcere per 14 giorni prima di essere scagionato, quando fu dimostrato che non c'erano sue tracce nella scena del crimine e un testimone confermò che era al lavoro la sera dell'omicidio.
Knox aveva scritto un memoriale il 6 novembre 2007, in cui accusava Lumumba, ma i giudici hanno stabilito che si trattava di una calunnia.
Le Motivazioni della Difesa
Gli avvocati di Amanda Knox, Carlo Dalla Vedova e Luca Luparia Donati, hanno sostenuto che la loro assistita era stata sottoposta a forti pressioni psicologiche durante l'interrogatorio in questura, che l'avevano portata a fare il nome di Lumumba.
Hanno chiesto l'assoluzione di Knox, affermando che è stata vittima di una violazione dei suoi diritti di difesa. Tuttavia, la Corte d'assise d'appello di Firenze ha confermato la responsabilità di Knox per calunnia.
L'Iter Giudiziario
La sentenza odierna arriva dopo che la Cassazione aveva annullato una precedente condanna a tre anni di reclusione e aveva ordinato un nuovo processo, sulla base di una decisione della Corte europea dei diritti dell'uomo. La Corte europea aveva rilevato che i diritti di difesa di Knox erano stati violati durante l'interrogatorio in cui aveva accusato Lumumba.
Le Conseguenze della Condanna
Nonostante la condanna, Amanda Knox non dovrà scontare ulteriori anni in carcere, avendo già trascorso quasi quattro anni in detenzione preventiva prima di essere assolta in appello per l'omicidio di Meredith Kercher.
L'unico condannato per l'omicidio resta Rudy Guede, che ha scontato 16 anni con rito abbreviato. Knox e il suo legale hanno annunciato che leggeranno le motivazioni della sentenza prima di decidere se ricorrere in Cassazione, una mossa che appare comunque probabile.
La Reazione di Patrick Lumumba
Patrick Lumumba, rappresentato dall'avvocato Carlo Pacelli, ha visto confermata la responsabilità di Knox per calunnia. Pacelli ha spiegato che Knox si sentiva pressata dagli investigatori e per sviare le indagini aveva fatto il nome di un innocente, sapendolo tale.
Lumumba, che non era presente in aula, ha sempre sostenuto di essere stato ingiustamente accusato e di aver subito un grave danno dalla vicenda.
Una Vicenda Che Continua a Dividere
Il caso di Amanda Knox continua a suscitare dibattiti e polemiche, con opinioni contrastanti sulla sua colpevolezza e sull'equità dei procedimenti giudiziari cui è stata sottoposta. La sentenza odierna aggiunge un ulteriore capitolo a una storia giudiziaria complessa e controversa, lasciando aperte molte questioni che solo il tempo e ulteriori sviluppi potranno chiarire.
Amanda Knox e il suo marito hanno lasciato il palazzo di giustizia dopo la sentenza, preparandosi ad affrontare le prossime fasi legali e a continuare la loro battaglia per affermare l'innocenza di Amanda.