Modifiche in vista per quanto concerne le procedure previste per richiedere il reddito di cittadinanza e la pensione di cittadinanza: a seguito delle novità introdotte dalla legge di Bilancio 2022, infatti, l'Inps ha comunicato di avere aggiornato il modulo di presentazione dell'istanza. Tali modifiche riguardano in particolar modo la sezione 'Quadro F - Condizioni necessarie per godere del beneficio' del modulo di domanda, e si riferiscono "alle dichiarazioni in capo al richiedente e ai componenti il nucleo familiare in merito alle misure cautelari e alle condanne per taluni reati individuati dalla richiamata normativa di riferimento". Con l'obiettivo di rendere più semplice la compilazione del documento da inoltrare all'Inps, la dichiarazione relativa al richiedente è stata separata da quella dedicata ai componenti del nucleo familiare ai quali non spetta il sussidio.

Reddito di cittadinanza, quali reati lo bloccheranno

"Il controllo automatizzato sulla presenza di condanne con sentenza passata in giudicato da meno di dieci anni per i reati di cui dall'articolo 7, comma 3, del decreto-legge n. 4/2019", spiega l'Inps"viene effettuato tramite il Casellario centrale del Ministero della Giustizia su tutti i richiedenti e i percettori di Rdc/Pdc come previsto, da ultimo, dall'articolo 1, comma 75, della legge n. 234/2021". A far scattare la revoca di reddito di cittadinanza e pensione di cittadinanza saranno tutti i reati individuati dal comma 3, articolo 7 del decreto legge n. 4/2019. In caso di condanna consegue l'immediata revoca del beneficio con efficacia retroattiva. Il percettore inoltre sarà tenuto inoltre a restituire l'intera somma di denaro percepita indebitamente nel tempo. "La revoca è disposta dall'Inps ai sensi del comma 10. Il beneficio non può essere nuovamente richiesto prima che siano decorsi dieci anni dalla condanna", conclude la nota.
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