La comunità è in lutto per la tragica perdita di Fabrizio Drusiani, un uomo che aveva il ciclismo nel suo DNA. Fin da bambino, ha coltivato una passione per questo sport che ha poi trasmesso al figlio. Drusiani, impiegato presso la Landini, era una figura molto conosciuta a Carpi e non solo, nell'ambiente ciclistico. A 55 anni, è stato colto da un improvviso malore e ha perso la vita nella sua abitazione a Limidi.

La bicicletta è stata il primo grande amore di Fabrizio, come ricorda la moglie Sara. Ogni luogo nel bolognese e nella metà dell'Emilia era associato a una sua gara. Ha persino fatto il servizio militare nella compagnia Atleti di Bologna. Avrebbe voluto continuare la sua carriera ciclistica, ma molte cose sono cambiate. Tuttavia, nelle categorie in cui ha gareggiato, è stato uno dei migliori.

"Il ciclismo è uno sport che si basa sulla fatica e vince chi ne fa di meno", era la frase che Fabrizio ripeteva sempre al figlio Francesco, al quale ha trasmesso la passione per le due ruote. "Ho provato diversi sport, ma poi ho capito che la mia strada era quella del papà", racconta Francesco. "Lo scorso anno ho smesso, ma non escludo di riprendere. Ho tanti ricordi felici con lui, è stato un grande maestro per me".

La secondogenita Sara aggiunge: "Mi spronava sempre a tirare fuori la grinta. Ho provato con la bicicletta, ma poi ho preferito la pallavolo. Papà non si lasciava spaventare da nulla, era il mio eroe, sapeva come affrontare ogni difficoltà".

La salma di Drusiani è stata portata al Dipartimento di Medicina Legale a Modena, dove sarà eseguita l'autopsia. Questa decisione tiene conto anche del fatto che il padre è deceduto per le stesse ragioni, alla stessa età di Fabrizio.

"Giancarlo Lugli, presidente della U.C. Sozzigalli, racconta: "Per me era come un figlio. Qui, da noi, Fabrizio ha fatto i suoi primi passi nel mondo del ciclismo. È stato durante una festa dello sport a Limidi che l'ho convinto a provare le due ruote, e devo ammettere che è stato uno dei nostri migliori corridori, con numerose vittorie, dagli esordienti agli juniores".

Dal 2005, Fabrizio faceva parte del gruppo "Sportissimo" di Carpi. "Avendo dieci anni di differenza, mi ha aiutato a crescere nel ciclismo", sottolinea Fabio Bulgarelli, il proprietario. "Poi ci siamo ritrovati nel gruppo degli amatori ed è stata una gioia. Era una persona solare".

La scomparsa di Fabrizio Drusiani ha lasciato un vuoto immenso nella comunità ciclistica e oltre. La sua passione, la sua dedizione e il suo spirito combattivo resteranno un ricordo indelebile per tutti coloro che lo hanno conosciuto.

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