CORONAVIRUS. Il documento, elaborato con l'Iss, contiene indicazioni per "predisporre a livello regionale un rapido adattamento di azioni e servizi nel caso di aumentata richiesta assistenziale" a seguito di un peggioramento delle pandemia. La situazione epidemiologica è "imprevedibile", spiega il dicastero, ma è bene che "il Paese si prepari". Vaccini, assembramenti, sistemi di sorveglianza: ecco cosa prevede il testo della circolare.

CORONAVIRUS, NON E' FINITA

Mascherine al chiuso, smart working, meno assembramenti, più quarte dosi di vaccino Covid-19 e un potenziamento della sorveglianza della trasmissione del virus. Sono alcune delle indicazioni elaborate dal Ministero della Salute, con il supporto dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss), in caso di peggioramento della situazione epidemiologica in Italia.

La circolare è stata emanata dopo che l’aumento dei contagi in Cina, con le frontiere aperte e nessuna restrizione in vigore sui viaggi, ha fatto alzare di nuovo l’allerta per il coronavirus

Il documento

E' stato predisposto dopo aver sentito le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano e punta a fornire spunti per "predisporre a livello regionale un rapido adattamento di azioni e servizi nel caso di aumentata richiesta assistenziale".

In tema di vaccini, oltre a spingere sulle somministrazioni di quarte dosi, si parla anche di pensare a un’ulteriore dose per le categorie di italiani più a rischio

Coronavirus - "EVOLUZIONE IMPREVEDIBILE" 

Il Ministero definisce “imprevedibile” l’evoluzione della pandemia allo stato attuale. Tuttavia, avverte che l’Italia "deve prepararsi ad affrontare un inverno in cui si potrebbe osservare un aumentato impatto assistenziale attribuibile a diverse malattie respiratorie acute”: influenza, ma anche la “possibile circolazione di nuove varianti di SarsCoV2”, determinata anche dai comportamenti individuali. In foto, un'immagine d'archivio (2021)

Obiettivo principale dovrà essere quello di "evitare la congestione delle strutture sanitarie, limitando l'incidenza di malattia grave da Covid-19 e le complicanze dell'influenza nelle persone a rischio, proteggendo soprattutto le persone più fragili"

MASCHERINE 

Le mascherine, si legge nella circolare, restano sempre efficaci “nel ridurre la trasmissione dei virus respiratori". Nel caso in cui "si documentasse un evidente peggioramento epidemiologico con grave impatto clinico e/o sul funzionamento dei servizi assistenziali potrebbe essere indicato il loro utilizzo in spazi chiusi, finalizzato in particolare a proteggere le persone ad alto rischio di malattia grave"

Va ricordato che, al momento in Italia l'uso di dispositivi di protezione delle vie respiratorie è obbligatorio soltanto per i lavoratori, gli utenti e i visitatori delle strutture sanitarie e Rsa. La generalità della popolazione è invece libera di scegliere se indossare le mascherine o meno in qualsiasi altro contesto, al chiuso come all’aperto

LAVORO DA CASA E ASSEMBRAMENTI 

Risponde alla stessa esigenza “l'adozione temporanea di altre misure, come il lavoro da casa o la limitazione delle dimensioni degli eventi che prevedono assembramenti". La circolare invita anche a garantire "un'adeguata ventilazione negli ambienti chiusi, una misura fondamentale per ridurre il rischio di trasmissione del SarsCoV2 e di altri virus respiratori"

SCREENING E AUTOSORVEGLIANZA

Il documento evidenza come si siano dimostrati “fondamentali” nel contenere la pandemia gli “interventi non farmacologici”, su tutti "la ricerca dei contatti e l'autosorveglianza”, che “dovrebbero prioritariamente essere condotte e applicate in individui a rischio di malattia grave, contesti ad alto rischio e in situazioni di maggiore preoccupazione”. Importante anche "la gestione domiciliare dei pazienti con infezione", anche grazie alla "disponibilità di nuovi farmaci antivirali e anticorpi monoclonali"

VACCINI Coronavirus

Il governo torna poi a raccomandare ancora una volta la vaccinazione anti-Covid. L’obiettivo primario è sempre quello di "continuare a mettere in sicurezza prioritariamente anziani e fragili, proteggendoli dalla malattia grave e dall'ospedalizzazione". Si consiglia quindi la somministrazione delle quarte dosi con i vaccini bivalenti (aggiornati a Omicron) soprattutto per le categorie a rischio e per chi ha più di 60 anni. Per chiunque abbia più di 12 anni è però possibile prenotare la quarta dose

Oltre alla seconda dose booster (quarta dose), “un’ulteriore dose di richiamo con vaccino a m-RNA nella formulazione bivalente”, sottolinea il Ministero, è già raccomandata a chi ha oltre 80 anni, agli ospiti delle strutture residenziali per anziani, a chi ha più di 60 anni e fragilità motivata da patologie concomitanti/preesistenti. Inoltre, dall’inizio di dicembre, è stata estesa la raccomandazione della vaccinazione “ai bambini nella fascia di età 6 mesi – 4 anni (compresi) che presentino condizioni di fragilità”.

SORVEGLIANZA 

Il documento parla poi del rafforzamento dei sistemi di sorveglianza e dell’aumento dei sequenziamenti genomici dei tamponi per rilevare nuove varianti del virus. Sarà quindi "essenziale assicurare un volume di sequenziamento sufficiente per monitorare i virus in circolazione e l'emergenza di nuove varianti e un'adeguata capacità diagnostica dei laboratori”.

Per questo “è fortemente raccomandato, per lo meno in ospedali e pronto soccorso, raccogliere campioni da sottoporre a test molecolare, per garantire in ogni Regione un numero minimo di campioni da genotipizzare".

Coronavirus - POSTI LETTO IN OSPEDALE

 Per la stagione invernale sarà "indispensabile che i servizi sanitari regionali verifichino e, se necessario, rafforzino lo stato di preparazione al fine di fronteggiare un eventuale aumento della domanda di assistenza per i casi di SarsCoV2". Si raccomanda in particolare che ci siano abbastanza posti letto nelle aree di ricovero e di terapia intensiva

Oltre allo spazio per curare i malati, il Ministero invita anche a verificare l'approvvigionamento di dispositivi, farmaci e vaccini e alla disponibilità di personale sanitario formato che "possa supportare reparti e servizi territoriali nel caso di un aumento dei casi tale da superare l'attuale capacità dei sistemi assistenziali".

Guardando nello specifico all’organizzazione dei servizi sanitari, si raccomanda di verificare la corretta applicazione dei protocolli ospedalieri per la disinfezione e la sanificazione degli ambienti di soggiorno dei pazienti positivi, oltre alla predisposizione di assistenza a domicilio. Servirà essere pronti a fronteggiare un eventuale aumento dei ricoveri Covid limitando “le ricadute della gestione della pandemia sulle cure di patologie diverse dal Covid e sulle liste d'attesa per le prestazioni programmate”. (Skytg24/Ansa)

[sv slug="seguici"]

Tortoreto in lacrime per Renato Di Remigio: addio a un giovane papà
Ultim'ora. Decreto Rave, ok definitivo con 183 voti favorevoli. Camera: "Si alla Ghigliottina”