Tra pochi giorni cambierà tutto. Le regole anti-Covid messe a punto dal governo sono già scattate ma si stravolgeranno con l'arrivo delle feste di Natale. Tra giorni in zona rossa, giorni in zona arancione, nuovi limiti agli spostamenti anche in zona gialla e tutta una serie di eccezioni previste, non è semplice capire le norme da rispettare di volta in volta. Il calendario ufficiale innanzitutto è il seguente: il 24, 25, 26, 27 e 31 dicembre e 1, 2, 3, 5 e 6 gennaio l'Italia sarà zona rossa e bisognerà restare a casa, mentre il 28, 29 e 30 dicembre e il 4 gennaio sarà zona arancione e ci si potrà spostare liberamente solo all'interno del proprio Comune. Vediamo nel dettaglio, una per una, tutte le nuove misure del periodo natalizio e proviamo a fare un po' di chiarezza.

Cosa si può fare nei giorni in zona rossa

Nei giorni festivi e prefestivi saranno in vigore tutte le regole della zona rossa. Questo significa che non sarà concesso uscire di casa, se non per ragioni di salute, lavoro o necessità. Bar e ristoranti saranno chiusi e potranno lavorare solo con i servizi di asporto (fino alle ore 22, quando scatterà l'obbligo di rientrare presso la propria abitazione) e di consegna a domicilio (senza limitazioni). Chiuderanno anche gli esercizi commerciali: resteranno aperti solo quelli considerati fondamentali, come i supermercati, i negozi di alimentari, le farmacie, le edicole, le tabaccherie, lavanderie e parrucchieri.

Le regole per i giorni in zona arancione

Per quanto riguarda invece le regole della zona arancione, il divieto agli spostamenti è riferito solo a quelli tra un Comune e un altro. All'interno del proprio Comune, però, ci si può spostare liberamente. Restano però chiusi bar, ristoranti, pasticcerie e gelaterie: come in zona rossa, questo settore durante il periodo delle feste potrà lavorare solo con l'asporto e le consegne a domicilio. Riaprono però i negozi e le attività commerciali.

Visite di Natale ad amici e parenti

Nonostante l'applicazione delle misure restrittive da zona rossa e arancione, come abbiamo detto, il governo ha però previsto delle eccezioni. La prima deroga prevista è quella che permette, una volta al giorno e a un massimo di due persone alla volta, di spostarsi verso una casa privata. Va da sé, quindi, che dall'altro lato non sarà permesso ricevere in casa propria più di due persone che non siano conviventi. A questo punto è concessa un'ulteriore eccezione: vengono infatti esclusi dai conteggi i minori di 14 anni. Una coppia con un figlio (o più) che abbia meno di 14 anni potrà portarlo con sé nelle visite ai parenti. Per quanto riguarda il limite di uno spostamento giornaliero, questo implica, per fare un esempio, che se il giorno di Natale mi reco a pranzo dai nonni, nel pomeriggio non potrò andare a trovare un altro parente o un amico. Questi spostamenti sono concessi sempre nel limite del coprifuoco, che rimane dalle ore 22 alle 5 del mattino. E sempre nel limite della propria Regione. Sempre all'interno della propria Regione sarà inoltre sempre possibile raggiungere la seconda casa.

Decreto Natale, gli spostamenti consentiti tra Comuni con meno di 5mila abitanti

Nei giorni di zona arancione (quindi il 28, 29 e 30 dicembre e il 4 gennaio) le regole vogliono che ci si possa spostare liberamente, senza il bisogno di autocertificazione, all'interno del proprio Comune, ma che non si possa andare in un altro se non per motivi di lavoro, salute o necessità. Per il periodo delle festività, tuttavia, il governo ha previsto un'eccezione per i piccoli Comuni, cioè quelli con meno di 5 mila abitanti. In questo caso si potrà uscire dal proprio Comune nei giorni di zona arancione, ma rimanendo entro un raggio di 30 chilometri. Non ci si potrà comunque recare preso i capoluoghi. Leggi anche Nuove disposizioni in Campania, De Luca firma e chiude. L'ok al governatore: "Senza la salute non riparte l'economia" Metti like alla pagina 41esimoparallelo e iscriviti al gruppo 41esimoparallelo
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