Terzo mandato, De Luca asfalta Schlein: il Pd vota a favore
La Commissione del Consiglio Regionale della Campania approva il disegno di legge per consentire al presidente di presentarsi alle elezioni per la terza volta
La proposta di legge che permette al presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca di candidarsi per un terzo mandato ha ricevuto il via libera dalla prima commissione del Consiglio regionale. La norma nazionale prevede infatti l'ineleggibilità per chi ha già ricoperto due mandati, ma il calcolo dei mandati partirà solo dall'entrata in vigore della legge. Questo rende possibile una nuova candidatura per De Luca, aprendo la strada a una sua ricandidatura alle prossime elezioni regionali.
La decisione della commissione è stata accolta con favore dai consiglieri regionali di centrosinistra, compresi i membri del Partito Democratico campano, mentre il centrodestra e il Movimento Cinque Stelle si sono espressi contro. A sostenere la proposta anche il consigliere del Pd Mino Mortaruolo, segnalando l’allineamento della maggioranza in Consiglio alle richieste di De Luca, nonostante la posizione contraria del vertice nazionale del Pd guidato da Elly Schlein.
La Difficile Posizione del Pd: Divergenze tra Roma e Napoli
La decisione del gruppo consiliare del Pd in Campania di sostenere il terzo mandato per De Luca ha evidenziato una netta divisione tra il partito a livello regionale e i vertici nazionali. Elly Schlein, segretaria del Pd, si era infatti espressa chiaramente contro l'ipotesi di un terzo mandato per i presidenti regionali, ma i consiglieri campani hanno scelto di percorrere una strada diversa, privilegiando l'unità della coalizione in Campania.
Secondo una nota diffusa dal gruppo consiliare, si era inizialmente discusso un rinvio della votazione per allinearsi alla linea nazionale, ma “l’ampio confronto ha evidenziato una netta prevalenza in favore del mantenimento del voto previsto per il 5 novembre". Di fronte a questa prevalenza, il Pd campano ha deciso di uniformarsi a tale posizione, con l’obiettivo di preservare l’unità della coalizione e dimostrare lealtà politica verso De Luca. Tuttavia, il gruppo consiliare ha anche precisato che l’appoggio a questa legge rappresenta un “adempimento tecnico” e che la scelta del candidato futuro della coalizione sarà affrontata in un secondo momento, con la partecipazione degli organismi nazionali.
Modifiche alla Legge Elettorale e Priorità Unitarie
Oltre alla questione del terzo mandato, la maggioranza ha discusso possibili modifiche alla legge elettorale regionale. L’obiettivo è garantire una posizione unitaria all’interno del consiglio in vista della seduta del 5 novembre. Secondo i rappresentanti del Pd campano, questo dibattito interno è stato considerato necessario per mantenere un equilibrio istituzionale e per dimostrare coerenza con le decisioni nazionali.
Il presidente De Luca, insieme alle forze della coalizione, ha inoltre sottolineato l’intenzione di sostenere schieramenti simili in altre competizioni elettorali, non solo in Campania ma anche su scala nazionale. Questo approccio evidenzia la volontà di mantenere un asse di continuità tra le dinamiche politiche locali e nazionali, pur con evidenti difficoltà di coesione tra le diverse anime del Pd.
Critiche e Polemiche dall’Opposizione: L’Ironia di Fratelli d’Italia
Non sono mancate le reazioni critiche da parte delle forze di opposizione. Il senatore di Fratelli d’Italia, Antonio Iannone, ha commentato in modo tagliente la decisione del Pd campano, evidenziando la discrepanza tra il voto dei consiglieri regionali e la posizione dei parlamentari del partito. “I consiglieri regionali del Pd campano hanno votato a favore del terzo mandato per De Luca. E la Schlein cosa dice?” ha ironizzato Iannone, aggiungendo che “esiste un Pd a Roma e un Pd a Napoli”. Il senatore ha definito la situazione “semplicemente ridicola”, evidenziando quella che, secondo lui, è una spaccatura interna ormai insanabile tra le diverse componenti del Pd.
La critica del senatore di FdI punta il dito sulle differenze tra il Pd regionale, che ha sostenuto l’emendamento, e la linea dettata dalla segreteria nazionale. L’attacco di Iannone riflette la percezione di un partito che fatica a trovare una posizione comune su questioni cruciali, come la rielezione di figure già consolidate nelle istituzioni regionali.
Un Dibattito Aperto con Conseguenze Politiche
L’approvazione della proposta per il terzo mandato di Vincenzo De Luca non solo mette in luce le tensioni interne al Partito Democratico, ma evidenzia anche le difficoltà nel bilanciare le esigenze politiche locali con le direttive nazionali. Mentre la maggioranza in Campania si prepara a consolidare la posizione di De Luca, le divergenze con i vertici nazionali del Pd potrebbero aprire nuovi scenari, spingendo la segreteria Schlein a ridefinire le proprie strategie per mantenere l’unità interna.
Il voto del 5 novembre si profila quindi come un momento chiave per il Pd in Campania e, più in generale, per la politica regionale, con potenziali ripercussioni anche sul panorama nazionale. In un clima di crescente tensione e divergenza, il futuro del Pd e delle sue politiche regionali resta in bilico, con la sfida di trovare un equilibrio tra leadership locali consolidate e le direttive della nuova segreteria nazionale.