VERONA. Si è dato fuoco in strada, davanti alla caserma dei carabinieri di Pescantina, in provincia di Verona. Il giovane di 27 anni ha tentato di togliersi la vita nello stesso punto in cui il padre si era dato fuoco 14 anni prima. Nonostante le gravi ustioni riportate, il ragazzo è rimasto cosciente ed è stato trasportato all'ospedale di Borgo Trento in codice rosso. Nella giornata di ieri, domenica 16 ottobre, il 27enne che soffre di problemi psichici ha fatto visita alla madre che vive a Pescantina e poi si è diretto verso la palazzina di via Salvo d'Acquisto dove si trova la sede dei carabinieri. Il giovane è arrivato sul posto con gli abiti già intrisi di benzina e si è dato fuoco sull'uscio della struttura. Le fiamme lo hanno avvolto in pochi istanti e gli agenti sono usciti fuori dalla caserma allertati dalle urla strazianti. Gli uomini dell'Arma hanno usato un estintore e delle coperte isotermiche per spegnere il rogo e favorire l'intervento dei sanitari del 118. Il 27enne, rimasto fortunatamente cosciente, ha riportato gravissime ustioni alle gambe. Prima di essere trasportato in codice rosso in ospedale ha voluto spiegare i motivi del suo gesto. "Sono stanco di vivere" avrebbe detto ai carabinieri che lo stavano assistendo. Attualmente il giovane si trova in rianimazioni presso il Polo Confortini. Il padre del 27enne aveva compiuto lo stesso gesto nel 2008. L'uomo si era dato fuoco davanti alla caserma dei carabinieri. Ricoverato in gravi condizioni, era morto qualche giorno dopo per le gravi ferite riportate. All'epoca dei fatti l'uomo aveva 43 anni ed era stato accusato di maltrattamenti in famiglia. [sv slug="seguici"]
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