Papa Francesco, la prima foto dal ricovero al Gemelli
«Sto affrontando un periodo di prova». È stabile e ha concelebrato la messa

Papa Francesco, 88 anni, appare per la prima volta in una foto ufficiale dopo il ricovero al Policlinico Gemelli avvenuto il 14 febbraio. L'immagine, diffusa dalla sala stampa del Vaticano, mostra il Santo Padre seduto su una sedia a rotelle, senza zucchetto e con i paramenti liturgici della Quaresima, assorto in preghiera. La sua espressione è serena, nonostante il periodo difficile che sta attraversando.
La celebrazione della messa nella cappella del Gemelli
Nello scatto, Bergoglio si trova nella cappellina situata al decimo piano dell'ospedale, davanti a un piccolo altare e a un crocifisso. Alle sue spalle si distinguono le immagini delle stazioni della Via Crucis, un elemento fondamentale della devozione quaresimale. Il Pontefice sembra essere libero dalle cannule dell'ossigeno, segno di un miglioramento del suo stato di salute.
Nonostante la convalescenza, Papa Francesco ha concelebrato la messa, dimostrando la sua determinazione a restare vicino ai fedeli. Le condizioni di salute rimangono stabili e il Santo Padre sta proseguendo la terapia farmacologica e la fisioterapia motoria e respiratoria, traendone beneficio.
Le parole del Papa nell'Angelus: fede e vicinanza ai malati
Durante l'Angelus di domenica 16 marzo 2025, il quinto in forma scritta dall'inizio del suo ricovero, il Pontefice ha espresso la sua vicinanza ai malati e ai sofferenti. Ha dichiarato: "Sto affrontando un periodo di prova, e mi unisco a tanti fratelli e sorelle malati: fragili, in questo momento, come me. Il nostro fisico è debole ma, anche così, niente può impedirci di amare, di pregare, di donare noi stessi, di essere l'uno per l'altro, nella fede, segni luminosi di speranza".
Il Papa ha sottolineato l'importanza dell'amore e della cura che si manifestano negli ospedali e nei luoghi di assistenza, ringraziando coloro che ogni giorno si prendono cura dei malati con dedizione e affetto.
L'affetto dei bambini e l'appello per la pace
Nella mattina di domenica 16 marzo, trecento bambini hanno fatto visita al Pontefice con disegni e lettere per esprimergli il loro affetto. Nel suo messaggio, Francesco ha risposto con gratitudine: "Grazie, carissimi bambini! Il Papa vi vuole bene e aspetta sempre di incontrarvi".
Nell'Angelus, il Santo Padre ha inoltre rinnovato il suo appello per la pace nei Paesi colpiti dai conflitti, chiedendo preghiere per la martoriata Ucraina, la Palestina, Israele, il Libano, il Myanmar, il Sudan e la Repubblica Democratica del Congo. Le sue parole sono un invito alla solidarietà e alla speranza per tutte le popolazioni in difficoltà.
Un omaggio speciale: il tango per il Papa
Nel pomeriggio di domenica, il piazzale del Policlinico Gemelli si è trasformato in una pista da ballo all'aperto, con decine di coppie che hanno danzato il tango in onore del Pontefice. Questo gesto simbolico è stato un omaggio alla passione di Papa Francesco per questa danza, espressione della cultura argentina che tanto ama.
Il cordoglio per la tragedia in Macedonia del Nord
Infine, il Papa ha rivolto un pensiero ai giovani vittime dell'incendio in una discoteca della Macedonia del Nord. Attraverso un telegramma a firma del cardinale Segretario di Stato Pietro Parolin, ha espresso "profondo cordoglio ai familiari delle vittime" e "vicinanza spirituale ai feriti", dimostrando ancora una volta la sua attenzione verso chi soffre.
Un messaggio di speranza
Nonostante la prova della malattia, Papa Francesco continua a diffondere un messaggio di amore, solidarietà e speranza. Il suo esempio di resilienza e fede rimane un punto di riferimento per milioni di fedeli in tutto il mondo, confermando che anche nella sofferenza si può trovare la forza di donare e di pregare.