Conte è preoccupato per una nuova ondata di contagi: "Chiederò altri sacrifici agli italiani". E’ quanto traspare in una battuta ‘rubata’ dal Tg3 al presidente del Consiglio, intercettato in una conversazione con una commerciante nel corso di una ‘pausa caffè’ nei pressi di palazzo Chigi.
“Sta arrivando una impennata del contagio di coronavirus“, ha detto Conte, “Gran Bretagna, Germania, Irlanda, adesso sta arrivando anche da noi. Non sarà facile, dobbiamo ancora fare sacrifici“.
Domani riunione Cdm, si attendono novità
Preoccupazione che induce il Governo a correre per approvare le misure necessarie. “Domani sera dobbiamo fare il Consiglio dei ministri per approvare il Recovery Plan“, ha concluso il premier, “lavoriamo per costruire, il momento è così difficile che dobbiamo mettercela tutta per offrire risposte ai cittadini“.
Governo al lavoro anche per varare il nuovo dpcm di cui sono emerse le prime indiscrezioni.Si aprirà domani la settimana che porterà al nuovo dpcm. Gli incontri, intanto, sono già cominciati. Il premier Giuseppe Conte ha visto i capi delegazione quest’oggi e domani mattina, alle 10:30, si confronterà con i governatori delle Regioni.
Nuovo Dpcm, cosa aspettarci
Emergono, intanto, quelle che sono le prime idee che dovranno essere ratificate in base a scadenze ben precise. Entro il 15 gennaio il nuovo dpcm dovrà essere approvato in maniera definitiva, in modo da entrare in vigore il giorno successivo, ma già mercoledì 13 dovrà essere illustrato dal ministro della salute Roberto Speranza.
La prima mossa del governo dovrebbe essere quella di estendere lo stato di emergenza, attualmente in vigore fino al termine di gennaio, prorogandolo al 31 giugno 2021.
Italia a zone
Si andrà avanti con il sistema dei colori, anche se dovrebbero essere rivisti i parametri, ma l’intenzione è quello di far diventare i weekend arancioni in tutta Italia, proprio come è stato per questo del 9 e 10 gennaio. Sabato e domenica in arancione indipendente dal colore regionale, il che vorrebbe dire libertà di spostamenti all’interno del proprio comune, negozi aperti ma bar e ristoranti chiusi.
Potrebbero essere vietati gli spostamenti anche tra regioni gialli e sarà confermato il coprifuoco che rimarrà fissato alle ore 22. Al vaglio, però, ci sarebbe l’intenzione ‘contrastare’ ulteriormente la movida vietando l’asporto dalle 18 esclusivamente per i bar e consentendo solo le consegne a domicilio.
La novità dovrebbe essere dall’introduzione delle zone bianche, ma i criteri dovranno ancora essere stabiliti. L’Italia, insomma, dovrà continuare a fare i conti con le restrizioni in virtù di numeri ancora preoccupanti.
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