Capaccio Paestum: arrestato il sindaco Franco Alfieri per corruzione e turbativa di gara
Le indagini della Guardia di Finanza portano alla luce un sistema di collusioni e irregolarità nelle procedure di affidamento di lavori pubblici.
Nella mattinata di oggi, i militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Salerno hanno eseguito un'ordinanza di misure cautelari personali e reali nei confronti di sei indagati, tra cui il sindaco di Capaccio Paestum, Franco Alfieri, attuale Presidente della Provincia di Salerno. L'operazione ha portato al sequestro di oltre 543.000 euro, considerati proventi di attività illecite, e all'applicazione della custodia cautelare in carcere per Alfieri. Sono state disposte anche misure di custodia domiciliare per altri tre indagati, tra cui Vittorio De Rosa e Alfonso D'Auria, entrambi legati alla Dervit S.p.A.
Le indagini e le irregolarità nei lavori pubblici
Le indagini, condotte dalla Guardia di Finanza di Eboli e dal Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Salerno, si sono concentrate su due procedure di affidamento di lavori: l'adeguamento e l'ampliamento dell'impianto di pubblica illuminazione comunale e la riqualificazione energetica della stessa. Secondo le accuse, gli indagati avrebbero manipolato le procedure di gara per garantire l'aggiudicazione dei lavori alla Dervit S.p.A., concordando in anticipo i dettagli dei progetti e dei costi.
Secondo le intercettazioni, i membri del gruppo avevano stabilito i percorsi e i tempi di realizzazione dei progetti, assicurandosi che la Dervit fosse l'unica beneficiaria degli appalti. Inoltre, risulta che Carmine Greco, responsabile tecnico del comune, avesse dato incarichi a professionisti esterni per firmare documenti redatti dalla Dervit, in cambio di una somma non corrisposta di circa 70.000 euro.
Violazioni dei principi di trasparenza e regolarità
L'inchiesta ha evidenziato ulteriori illegittimità, tra cui l'aggiudicazione di gare con ribassi eccessivi rispetto ai prezzi di partenza, violando il principio di rotazione previsto dal nuovo codice degli appalti. In particolare, la Dervit era già coinvolta nella manutenzione dell'impianto di illuminazione e qualsiasi nuovo intervento doveva essere svolto da un'altra ditta.
Per garantire la regolarità dei pagamenti alla Dervit, il comune di Capaccio ha anche approvato una perizia di variante di valore significativo, dimostrando ulteriormente il tentativo di favorire l'azienda. A seguito delle evidenze raccolte, il provvedimento cautelare ha disposto il sequestro dei beni delle aziende coinvolte, evidenziando l'estensione e la gravità delle irregolarità.
Le autorità locali e la comunità di Capaccio Paestum stanno seguendo con attenzione gli sviluppi di questo caso che solleva interrogativi sulla trasparenza e l'integrità della gestione pubblica.