Valeria, la mamma della neonata rapita a Cosenza: "Siamo morti e risorti. Grazie a tutti"
Un incubo terminato con un lieto fine grazie al lavoro delle forze dell’ordine. La famiglia di Sofia esprime gratitudine in un post che commuove il web.
"Mi state scrivendo in migliaia, da ogni parte dell’Italia… vorrei rispondere singolarmente a tutti ma non riesco". È con queste parole che Valeria Chiappetta, madre della piccola Sofia, ha iniziato il suo toccante messaggio su Facebook. Sofia, neonata di appena un giorno di vita, era stata rapita dalla clinica Sacro Cuore di Cosenza nella serata di ieri, un evento che ha scosso non solo la famiglia, ma l’intera comunità locale e nazionale.
Il rapimento e il salvataggio
Il rapimento è avvenuto intorno alle 18:30, come mostrano le telecamere di sorveglianza della clinica. Una donna, fingendosi infermiera, ha sottratto la neonata dalla stanza della madre e, con l’aiuto del marito, ha cercato di portarla via in auto. Valeria, non vedendo tornare la figlia, ha subito dato l’allarme, scatenando una massiccia operazione di ricerca.
Grazie al lavoro instancabile delle forze dell’ordine, Sofia è stata ritrovata poche ore dopo. I due rapitori, marito e moglie, sono stati fermati. La donna, secondo le prime ricostruzioni, soffriva di disturbi mentali e aveva finto di essere incinta per mesi. Il giorno del rapimento, i parenti della coppia erano pronti a festeggiare la nascita di un figlio inesistente.
Il messaggio di una madre e un padre rinati
Dopo l’incubo vissuto, Valeria ha condiviso un post di ringraziamento, accompagnato da una foto della famiglia riunita. "Questa è la nostra famiglia che ieri sera si stava sgretolando in mille pezzi", scrive la donna. Nel messaggio, esprime la sua profonda gratitudine per il lavoro delle forze dell’ordine e per la solidarietà dimostrata dalla comunità: "Una intera città, anzi regione, si è bloccata per cercare la nostra bambina. Non penso che riuscirò mai a superare questa cosa, ma il lieto fine è che Sofia sta bene".
Un lieto fine che unisce un’intera comunità
L’incredibile vicenda ha lasciato il segno in tutta la regione. La mobilitazione per ritrovare Sofia è stata un chiaro esempio di solidarietà e collaborazione. Il messaggio finale di Valeria, "Una mamma e un papà che ieri sono morti e risorti", sintetizza la profonda sofferenza vissuta, ma anche la gioia per il ritorno della piccola Sofia.