De Magistris punta il dito contro lo sceriffo campano. La scuola in Campania è causa di malessere e soprattutto di "litigi”.
"Il presidente della Regione Campania De Luca dichiara che non e' sicuro se le scuole in Campania comincino nemmeno il 24. A lui importa solo che si voti il 20".
Cosi' il sindaco di Napoli Luigi de Magistris. "Ora solo si rende conto - ha proseguito il sindaco - che non riescono a sanificare tutte le scuole dal 21 al 24. Da poco si sono resi conto, con un menefreghismo sconvolgente, che coincidevano date inizio scuola con le elezioni.
E non sono in grado di organizzare tamponi e test per la comunita' scolastica, nonostante tempo e denari a disposizione.
Andare a votare e' sicuro, con o senza lanciafiamme, andare a scuola in sicurezza, con o senza lanciafiamme, gli importa poco.
Ora viene alla luce, inesorabilmente, che nel lockdown eravamo la Regione con meno tamponi e con minori posti di terapie intensive e quindi e' solo grazie al popolo e al personale sanitario se abbiamo contenuto il virus.
E ancora aggiunge
Ora siamo sempre tra gli ultimi per tamponi ma tra i primi per contagi. La propaganda, come le bugie, hanno vita breve, la nostra salute e' divenuta materia su cui costruire fortune elettorali.
La scuola, un accessorio. Gli ospedali, un accessorio.
Ah, dimenticavo, tra i primi in Campania per spesa pubblica sanitaria. Dove sono andati i fiumi di denaro pubblico ? Come sono stati spesi ? Ancora una volta se ce la faremo, e ce la faremo perche' siamo nella gran parte responsabili, sara' nonostante la politica sanitaria del presidente De Luca", ha concluso de Magistris.
Nel frattempo questa mattina
Torna l’incubo in Campania, operaio di un’azienda positivo al Covid. Scatta l’allerta. A darne notizia in una nota sono stati i sindacati aziendali:
“L’azienda adesso ci ha informati che un lavoratore dello stampaggio e risultato positivo al Coronavirus che risulta assente dal 3 settembre, l’azienda in mattinata ci convocherà per darci ulteriori informazioni per capire se il lavoratore ha avuto contatti con altri lavoratori e così adottare tutte le misure previste dal Protocollo condiviso di regolamentazione per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus”.
L’azienda nel frattempo in mattinata ha bloccato la produzione nel settore del lavoratore contagiato provvedendo alla sanificazione di tutti gli ambienti.
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