Omicidio Silvia Nowak: il compagno ascoltato in Procura ribadisce la sua innocenza
Kai Dausel, accusato della morte della 53enne tedesca trovata nella pineta di Ogliastro Marina, evidenzia presunte incongruenze nell’impianto accusatorio

Le indagini sull’omicidio di Silvia Nowak, la 53enne di nazionalità tedesca trovata priva di vita lo scorso ottobre nella pineta di Ogliastro Marina, nel comune di Castellabate, proseguono con nuovi sviluppi. In queste ore, il compagno della donna, Kai Dausel, è stato nuovamente ascoltato dagli inquirenti in Procura. L’uomo, su cui grava una pesante accusa di omicidio aggravato e distruzione di cadavere, ha cercato di smontare le tesi investigative che lo vedrebbero come principale responsabile del delitto.
Il nuovo interrogatorio in Procura: Dausel si difende
Durante l’interrogatorio con il pubblico ministero, Kai Dausel ha ribadito la propria estraneità ai fatti. Secondo quanto riportato da fonti giornalistiche locali, tra cui Ondanews, l’uomo avrebbe sottolineato alcune incongruenzenella ricostruzione fatta dagli investigatori nel corso delle indagini. La sua linea difensiva si basa sulla totale negazione del coinvolgimento nell’omicidio e sulla volontà di collaborare pienamente con la magistratura per chiarire ogni dubbio.
Il colloquio è avvenuto in un clima di forte tensione, considerando la delicatezza del caso e l’attenzione mediatica che ha generato. Dausel, assistito dal proprio legale, avrebbe fornito una versione alternativa dei fatti, contestando in particolare alcuni elementi emersi durante i rilievi nella villetta di Ogliastro Marina, dove la coppia viveva stabilmente.
La riapertura della villetta di Ogliastro: nuovi rilievi possibili?
Nel frattempo, nella giornata odierna verranno rimossi i sigilli apposti all’abitazione condivisa da Silvia Nowak e Kai Dausel. La villetta, oggetto di diversi sopralluoghi da parte dei carabinieri e dei tecnici incaricati delle analisi scientifiche, era stata sequestrata subito dopo il ritrovamento del corpo della donna. Con la sua riapertura, potrebbero emergere nuovi elementi utili alle indagini, soprattutto se gli inquirenti decideranno di effettuare ulteriori rilievi tecnici o accertamenti su eventuali tracce rimaste precedentemente inosservate.
Un caso ancora avvolto nel mistero: si cerca la verità
L’omicidio di Silvia Nowak continua a rappresentare un mistero irrisolto che ha scosso profondamente la comunità locale e non solo. La dinamica della morte della donna, il contesto relazionale all’interno della coppia e le circostanze del ritrovamento del cadavere nella pineta non sono ancora stati del tutto chiariti. Proprio per questo, gli inquirenti stanno cercando di ricostruire ogni fase della vicenda, vagliando ogni elemento utile per arrivare a una verità processuale solida.
Kai Dausel, pur restando formalmente indagato per omicidio, continua a proclamare la propria innocenza, sostenendo che la morte della compagna sia da attribuire ad altre cause o a terze persone ancora ignote. La sua posizione resta delicata e sarà fondamentale, nei prossimi mesi, comprendere se le sue dichiarazioni troveranno o meno riscontro nelle evidenze investigative.
Attesa per gli sviluppi delle indagini
Mentre la Procura continua a raccogliere elementi per delineare con precisione la dinamica dei fatti, l’interrogatorio di Dausel rappresenta un passaggio chiave nella ricostruzione del caso. La sua difesa punta a smontare l’accusa, mettendo in discussione l’impianto probatorio e cercando di indirizzare l’attenzione verso piste alternative. Nel frattempo, la comunità attende risposte, con la speranza che venga fatta piena luce sulla tragica morte di Silvia Nowak.