Terremoto ai Campi Flegrei e a Napoli, l'Ingv: «Scosse legate al vulcano»
La terra trema nell’area flegrea: gli esperti rassicurano sull’assenza di segnali di eruzione imminente, ma il bradisismo prosegue

Nella notte tra il 12 e il 13 marzo 2025, un forte terremoto ha scosso l’area dei Campi Flegrei e parte della città di Napoli. La scossa, registrata alle ore 1:25 con una magnitudo di 4.4, ha generato apprensione tra i cittadini, riportando l’attenzione sul fenomeno del bradisismo, che caratterizza da sempre questa zona vulcanica.
Secondo quanto riferito dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), il sisma è stato causato dal processo di sollevamento del suolo e dalla pressione esercitata dai gas sotterranei. Gli esperti assicurano che, sebbene la situazione sia in costante monitoraggio, non ci sono segnali di un’eruzione imminente.
L'Ingv: "Scosse legate al vulcano, ci saranno altri eventi sismici"
La direttrice dell’Osservatorio Vesuviano, Francesca Bianco, ha spiegato che la scossa di terremoto si è sviluppata con una forte direttività verso est, influenzando in particolare la zona di Posillipo, dove l’accelerazione del suolo è stata più significativa. "Il fenomeno della direttività – ha dichiarato Bianco – è un parametro che quantifica l’intensità della scossa e la sua propagazione."
Il direttore dell’Osservatorio, Mauro Di Vito, ha confermato che il fenomeno bradisismico è in una fase di intensificazione. "Ci attendiamo altra sismicità – ha spiegato – perché il processo sta proseguendo a una velocità sostenuta. Tuttavia, non possiamo prevedere con certezza la magnitudo delle future scosse."
Il sollevamento del suolo accelera, nuovi segnali di instabilità
Uno degli indicatori più importanti del fenomeno bradisismico è il sollevamento del suolo, che negli ultimi mesi ha subito un’accelerazione preoccupante. Secondo Carlo Doglioni, presidente dell’Ingv, il tasso di innalzamento è passato da un centimetro a tre centimetri al mese, causando un aumento della frequenza dei terremoti.
"Finché il sollevamento del suolo continuerà – ha dichiarato Doglioni – assisteremo a nuove scosse sismiche. Il degassamento del vulcano è un altro fattore da monitorare attentamente, ma rispetto al passato i tassi di sollevamento attuali sono ancora inferiori a quelli registrati tra il 1983 e il 1984, quando si arrivò a nove centimetri al mese."
Campi Flegrei, rischio sismico e vulcanico: cosa dicono gli esperti?
Alla domanda se ci sia da preoccuparsi, Doglioni ha chiarito che i Campi Flegrei sono un vulcano attivo e non governabile, con tre tipi di rischio principali:
Rischio sismico: legato ai terremoti generati dal movimento delle faglie e dal sollevamento del suolo;
Rischio geochimico: dovuto all’emissione di CO2, che può accumularsi in luoghi chiusi e rappresentare un pericolo per la salute umana;
Rischio eruttivo: al momento non ci sono evidenze di una risalita del magma, ma è una possibilità che va monitorata nel tempo.
Nessun danno strutturale, ma la paura tra i cittadini resta alta
Il prefetto di Napoli, Michele Di Bari, ha rassicurato la popolazione sulla tenuta degli edifici. "Abbiamo verificato le condizioni strutturali degli edifici e, nonostante alcuni crolli di calcinacci, non ci sono criticità significative. Solo una chiesa e una palazzina sono state temporaneamente chiuse per precauzione."
Anche il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, ha ribadito che la città deve imparare a convivere con questo fenomeno. "Questo terremoto è stato un vero e proprio stress test per il nostro patrimonio edilizio. Per fortuna non si sono verificati danni strutturali gravi. La convivenza con il bradisismo è una sfida, ma possiamo affrontarla con monitoraggi costanti e misure di sicurezza adeguate."
Il futuro dei Campi Flegrei: monitoraggio e prevenzione
L’attenzione resta alta sulle evoluzioni del bradisismo nei Campi Flegrei. Gli esperti dell’Ingv continuano a monitorare attentamente i dati geofisici e geochimici per prevedere eventuali scenari futuri. Nel frattempo, le autorità locali lavorano per sensibilizzare la popolazione sulle misure di sicurezza da adottare in caso di nuove scosse.
L’evento sismico dei Campi Flegrei rappresenta un monito sulla necessità di un piano di emergenza efficace e aggiornato. La prevenzione e la consapevolezza sono gli strumenti più importanti per affrontare un fenomeno naturale complesso e in continua evoluzione.