Un tragico episodio di violenza si è verificato a Novara, nella zona di Sant'Agabio, dove Ramzi Arfaoui, un uomo di 31 anni di origine tunisina, è stato accoltellato dal suo aggressore, Sami Ben Allala, di 43 anni. Attualmente in carcere con l'accusa di omicidio volontario aggravato, Allala ha estratto un coltello da cucina durante una discussione avvenuta di fronte al bar Il Parchetto, in via Della Riotta.

Ramzi Arfaoui ucciso al culmine di una lite

Secondo le ricostruzioni, Arfaoui si era recato al bar insieme al fratello per chiarire una questione. Si trattava di una vicenda sentimentale che coinvolgeva il fratello stesso. La discussione si è poi accesa e degenerata fino a quando, secondo alcuni testimoni, Arfaoui e Allala si sono inseguiti in strada, culminando con la coltellata mortale che ha colpito la vittima al costato.

Allala è poi fuggito a piedi. Le pattuglie della polizia lo hanno rintracciato e arrestato grazie alla descrizione di alcuni testimoni e alle sue stesse dichiarazioni. Ramzi Arfaoui è stato portato d'urgenza all'ospedale Maggiore di Novara. Sottoposto ad un intervento chirurgico, è deceduto intorno alle 22.

Arfaoui era papà di una bambina di 4 anni

Arfaoui, che da molti anni viveva a Novara con la moglie Narimen e la figlia di soli 4 anni, lavorava come operaio a Granozzo con Monticello. Sami Ben Allala, invece, risulta ufficialmente senza fissa dimora, ma viveva da tempo a Novara. Ora si trova nel carcere di via Sforzesca in attesa dell'udienza di convalida del fermo con l'accusa di omicidio volontario aggravato. Questo episodio di violenza ha scosso la comunità novarese, lasciando un vuoto incolmabile nei cuori dei familiari e degli amici di Ramzi Arfaoui.

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