Giulia Cecchettin morta, la reazione della famiglia di Filippo Turetta: le parole dell'avvocato
La drammatica storia di Giulia Cecchettin continua a svelare nuovi dettagli, suscitando sgomento e preoccupazione. Il corpo della giovane è stato rinvenuto nei pressi del lago di Barcis, in provincia di Pordenone, segnando una svolta nelle ricerche. Nel frattempo, Filippo Turetta, l'ex fidanzato ritenuto responsabile, è ancora in fuga, aggiungendo un elemento di angoscia a questa tragica vicenda.
Il procuratore Cherchi ha lanciato un appello urgente a Turetta, invitandolo a interrompere la fuga e a collaborare con le autorità. Nel frattempo, la sorella di Giulia, Elena, ha condiviso su Instagram una commovente foto in bianco e nero delle due, accompagnata da un messaggio toccante: "Rest In Power. I love you."
La scoperta del corpo di Giulia Cecchettin
E' avvenuta seguendo le tracce dell'auto di Turetta, focalizzando le ricerche nella zona del lago di Barcis. Il cellulare di Turetta è spento dalla sera della scomparsa, ma l'attività su WhatsApp è stata registrata, collegata a un computer sequestrato durante una perquisizione.
Da una settimana, Giulia e Filippo sono scomparsi, dando il via a ricerche disperate in tutto il Nordest, con l'ultima segnalazione della Punto nera di Turetta ad Ospitale di Cadore, vicino al confine con l'Austria.
La procura di Venezia ha emesso un mandato di arresto europeo per Turetta, richiesto e ottenuto dal giudice per le indagini preliminari.
Il legale della famiglia Turetta: "Incredibile quanto avvenuto"
Emanuele Compagno rappresenta l'avvocato di Filippo Turetta. Lui non lo sa, ma è stato scelto dai genitori del ragazzo. Non è stato concesso al legale di visionare il video dell'aggressione. Tuttavia è stato presente durante la perquisizione svolta nella casa di Filippo a Torreglia, che ha avuto una durata di tre ore.
Non possiamo determinare se sia essenziale procedere con questa azione per condurre ulteriori investigazioni. Comunque c'è molta preoccupazione da parte di tutta la famiglia - ha commentato l'avvocato - Secondo ciò che ci racconta la sua famiglia, Filippo è sempre stato un bravo ragazzo dedicato all'università e allo sport che non ha mai avuto alcun problema.
Chi sono i genitori di Filippo
Dopo il ritrovamento del corpo di Giulia nelle acque del lago di Barcis, i genitori di Filippo vivono momenti di sconforto e incertezza riguardo al destino del loro figlio, ancora irrintracciabile da diversi giorni.
Nicola Turetta, il padre di Filippo, ha rotto il silenzio in un'intervista al quotidiano "La Stampa", difendendo con forza il figlio dalle accuse di omicidio. Nonostante le voci su un presunto atteggiamento possessivo di Filippo verso Giulia, Nicola era convinto che suo figlio non poteva averle fatto del male e che i due fossero legati da un sentimento profondo.
Nicola Turetta ha sempre respinto l'idea che Filippo potesse avere comportamenti estremi o patologici, sottolineando che in famiglia non aveva mai mostrato segni di aggressività. Ha dichiarato di soffrire nel vedere il figlio dipinto come una persona violenta e ha escluso qualsiasi segnale premonitore da parte della famiglia riguardo a quanto sarebbe accaduto.
Nicola aveva affermato infatti:
“È un ragazzo tranquillo, non ci ha mai dato problemi. Soffriamo molto nel vederlo dipingere come una persona aggressiva. O almeno in casa non ci ha mai mostrato un atteggiamento di questo tipo. Facciamo fatica a credere che lui abbia fatto del male a Giulia, non è davvero possibile. Nostro figlio è un buono. Un ragazzo a modo. Lo sono entrambi. Giulia, per noi, è come una figlia… Lei veniva spesso a casa nostra, scherzavamo sul fatto che lui era un po’ tirchio. Io le chiedevo apposta: “Ti ha offerto almeno la pizza stasera?” Lei stava al gioco e tutto terminava con una risata. Giulia non ci ha mai fatto avvertire che si sentiva in pericolo con nostro figlio. Era serena quando veniva a trovarci”.
La madre di Filippo non ha voluto rilasciare dichiarazioni dirette.
Ha spezzato il suo silenzio solo per lanciare un appello al proprio figlio e chiedergli di tornare a casa e far avere notizie di sè.