Benzina e diesel, nuovo decreto trasparenza: distributori obbligata a esporre il prezzo medio
BENZINA E DIESEL. I prezzi dei carburanti continuano a salire, con il diesel oltre i 2 euro al litro e il tema delle possibili speculazioni in atto è stato al centro di un vertice tra il presidente del Consiglio Giorgia Meloni, il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti e il comandante generale della Guardia di finanza Zafarana.
L’argomento è stato poi affrontato anche nel Consiglio dei ministri iniziato nel tardo pomeriggio di oggi e terminato dopo circa un'ora e mezza
Il Consiglio dei ministri ha varato un decreto per favorire la trasparenza dei prezzi della benzina nelle stazioni di servizio per contrastare i rincari verificati nelle ultime settimane. La misura approvata è a vantaggio dei consumatori per tenere a bada i prezzi dei carburanti. Nel Cdm, riferiscono fonti presenti alla riunione, si è continuato a escludere interventi sulle accise, al momento non ipotizzabili. L'obiettivo è quello di una maggiore trasparenza sulle dinamiche dei prezzi, a vantaggio dei consumatori
Il Consiglio dei ministri ha messo a punto un decreto legge ad hoc a favore della trasparenza nel mercato dei carburanti a vantaggio del consumatore. Il monitoraggio dei prezzi non sarà più settimanale ma giornaliero, quindi viene introdotto l'obbligo di esporre il prezzo alla pompa con sanzioni che potrebbero essere comminate dal prefetto. Sulle autostrade, l'ipotesi è di riconoscere una percentuale in più ai distributori, ma deve essere fissa
Il Cdm, su proposta del ministro dell'Economia Giancalo Giorgetti, ha approvato un decreto che rinnova per il primo trimestre del 2023 dei buoni benzina per un valore massimo di 200 europer lavoratore dipendente. Per quanto riguarda la trasparenza, verrà individuato un prezzo medio nazionale da esporre ai distributori. Viene definito anche un impianto sanzionatorio per i trasgressori. Sarà irrobustita la collaborazione con la Gdf per avere più controlli, verrà istituita una Commissione di allerta rapida sui prezzi, all'interno dell'Antitrust
Il decreto si chiama "Norme sulla trasparenza dei prezzi sui carburanti e sul rafforzamento dei poteri di controllo e sanzionatori del garante dei prezzi". Il testo prevede che gli esercenti devono mettere i cartelli del prezzo: in caso di violazione ci saranno delle sanzioni, in caso di recidiva anche la sospensione dell'attività per un periodo tra un minimo di 7 e un massimo di 90 giorni. I fornitori in autostrada devono avere un tetto che sarà fissato da una norma
Intanto, l’Antitrust ha chiesto alla Guardia di Finanza la documentazione inerente i recenti controlli effettuati sui prezzi dei carburanti, con particolare riferimento alle violazioni accertate. In una nota si legge che l’Autorità analizzerà se ci siano state o meno pratiche commerciali scorrette e violazioni alla concorrenza
Gli aumenti, secondo il monitoraggio del Ministero dell'Ambiente, sono in linea con il rialzo dovuto alla mancata proroga del taglio delle accise. Stando a quanto pubblicato sulla pagina web del Mase dedicata all'andamento dei prezzi settimanali, tra il primo e l'8 gennaio la benzinain modalità self è salita da 1,644 euro a 1,812 euro al litro con un aumento di 16,8 centesimi. Il gasolio è passato da 1,708 a 1,868 euro, con un rialzo dei 16 cents. Dal primo gennaio il rialzo delle accise è stato di 18 centesimi
Il Codacons, in ogni caso, denuncia che i listini dei carburanti continuano a mantenersi su livelli elevatissimi, al punto che in autostrada il prezzo del gasolio in modalità servito supera in molti distributori i 2,4 euro al litro, sfondando sulla A14 il tetto dei 2,5 euro. (Adnkronos/Skytg24)
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