Pozzolo (FdI) era in possesso di altre sei armi: avviato l'iter per il ritiro | Per i fatti di Capodanno manca la querela della vittima
Il caso di Emanuele Pozzolo, nuovi retroscena sulla notte di Capodanno del deputato di Fratell d'Italia: "In possesso di altre sei armi"
Il misterioso incidente accaduto durante i festeggiamenti di Capodanno nella città di Biella continua a tenere banco nell'agenda investigativa. Il protagonista di questa vicenda è Emanuele Pozzolo, membro del partito politico Fratelli d'Italia, coinvolto in un episodio in cui il genero di un agente di scorta di Andrea Delmastro, sottosegretario alla Giustizia, è stato ferito da un colpo di arma da fuoco.
Emanuele Pozzolo, il caso dell'incidente con la pistola a Capodanno
Le indagini, tuttora in corso, si concentrano sull'esame della pistola coinvolta nel tragico evento e sull'attesa dei risultati del test Stub, finalizzato a rilevare la presenza di residui di sparo su mani e vestiti. Nonostante il coinvolgimento diretto del giovane genero, finora non si è sporta alcuna querela. Tuttavia, il sottosegretario Delmastro ha un periodo di 60 giorni per intraprendere questa azione legale.
L'arma coinvolta, un mini revolver, è posta al momento sotto sequestro. Un'ulteriore procedura è stata avviata per il ritiro delle altre sei armi, pistole e fucili, rinvenute presso la residenza di Pozzolo a Vercelli.
In questo scenario investigativo, gli inquirenti si confrontano con una serie di testimonianze e si pongono domande sul comportamento di chi è abituato a gestire armi da fuoco in modo professionale. L'avvocato Antonio Bana, penalista e presidente di Assoarmieri, ha commentato: "Emergono comportamenti leggeri e irresponsabili, lontani dal profilo di un legittimo possessore di armi da fuoco."
Il dibattito si concentra sulla situazione in cui Pozzolo ha estratto l'arma durante i festeggiamenti di Capodanno, nonostante fosse in possesso del porto d'armi. Un atto giudicato non solo imprudente ma anche potenzialmente pericoloso. L'assegnazione del porto d'armi in Italia è riservata a una cerchia limitata di individui autorizzati per la difesa personale, secondo quanto specificato da Assoarmieri.
Il deputato nega di aver premuto il grilletto
Nonostante la proprietà dell'arma sia stata ammessa da Pozzolo, egli nega di aver sparato. Gli esiti dello Stub, attualmente in attesa da parte del Ris di Parma, potrebbero fornire ulteriori dettagli sull'incidente. Ricordiamo che Pozzolo ha negato di fornire i suoi vestiti, appellandosi all'immunità parlamentare.
Le indagini procedono con l'acquisizione delle testimonianze delle persone presenti al momento dell'incidente. Gli inquirenti stanno vagliando attentamente i racconti, soprattutto delle circa venti persone rimaste nella location festiva nel Biellese dopo la mezzanotte, escludendo i minorenni. La priorità è ricostruire accuratamente la dinamica dell'evento e confermare la versione dei fatti.
Il racconto unanime è quello di un colpo di arma da fuoco che ha destato panico e ha provocato il ferimento di Luca Campana, 31 anni, di Candelo. Subito dopo il tragico evento, le persone presenti hanno cercato di proteggere i bambini presenti, spostandoli altrove, mentre altri chiedevano aiuto per il ferito.
Il contesto dell'accaduto si amplifica con l'assenza di alcuni protagonisti chiave, tra cui il sottosegretario Delmastro e sua sorella, Francesca Delmastro, sindaco di Rosazza, che aveva affittato i locali per la festa. Entrambi sembrano non essere direttamente coinvolti nell'incidente.
Gli inquirenti si concentrano ora su dettagli specifici per ottenere una ricostruzione precisa dell'accaduto. Le informazioni sono ancora frammentarie, ma il lavoro degli investigatori mira a dissipare i dubbi e a far emergere la verità.