De Luca punge ancora e ficca il dito proprio lì dve forse a qualcuno fa più male. "In Campania durante la seconda ondata dell'epidemia nessuno è stato messo sui materassini a terra, come mi è capitato di vedere per qualche realtà del Nord".
Così il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, nel corso della diretta Facebook del venerdì.
"In Campania - ha aggiunto De Luca - non si sono aperti luoghi di ricovero nelle palestre, nei palazzetti dello sport, nelle sagrestie o nelle chiese. Pur in un contesto di grande difficoltà, abbiamo accolto ospitato e curato con dignità tutti".
E riferendosi, poi, alle immagini circolate nelle scorse settimane di file fuori alcuni nosocomi campani, ha concluso:
"Quando qualcuno ha aspettato in macchina un'ora, doveva aspettare in macchina perché non c'erano alternative migliori, ma quando da noi c'erano cinque macchine in fila, altrove ce n'erano 50. Ma queste cose non le saprete".
Campania zona arancione: è ufficiale. Quando avverrà il passaggio. A breve la firma di Speranza
La notizia poco fa La Campania sarà zona arancione da domenica 6 dicembre. E’ quanto apprende LaPresse da fonti qualificate.
A breve la firma del ministro Roberto Speranza
L’ordinanza che sancisce il ‘passaggio’ di colore dovrebbe essere firmata nelle prossime ore dal ministro della Salute Roberto Speranza. L’eventuale passaggio in zona gialla sarà oggetto di valutazioni nei successivi dieci giorni.
Campania retrocede al colore arancione. Cosa cambia:
Spostamenti
– In zona arancione resta vietato uscire dal proprio Comune (se non per ragioni di lavoro, istruzione, salute o per necessità: per farlo, occorre l’autocertificazione).
– Ci si può muovere all’interno del proprio Comune liberamente dalle 5 alle 22 senza autocertificazione. Dalle 22 alle 5 scatta il «coprifuoco»: si può uscire di casa solo per comprovate esigenze e compilando l’autocertificazione.
Smart working
– È consigliato il lavoro a distanza, quando possibile.
Inviti a casa
– Si raccomanda fortemente di non invitare a casa propria persone non conviventi.
Riaprono i negozi
– Riaprono i negozi: tutti, senza limitazioni (ovviamente nel rispetto del distanziamento interpersonale di almeno un metro, garantendo lo scaglionamento degli ingressi e la frequente sanificazione del locale e degli spazi espositivi).
– Resta, per ora, lo stop durante le giornate festive e prefestive all’attività dei negozi che si trovano nei centri commerciali, ad eccezione delle farmacie e parafarmacie, dei presidi sanitari, dei punti vendita di generi alimentari, dei tabacchi e delle edicole.
Scuole, riaprono le classi seconda e terza media
– Salvo diversa indicazione dei governatori, nelle zone arancioni gli studenti di seconda e terza media tornano a seguire le lezioni in classe.
– Nulla cambia per le scuole superiori: rimane attiva la didattica a distanza.
– Nulla cambia per le università: le attività formative e curriculari non si svolgono in presenza, fatta eccezione per quelle relative al primo anno dei corsi di studio e dei laboratori.
Bar e ristoranti
– Non cambiano le regole per bar e ristoranti: è consentito l’asporto e la consegna a domicilio, no alla consumazione sul posto.
Sport, eventi e musei
– Restano chiusi palestre, piscine, centri benessere e centri termali.
– Vietato lo sport di contatto, ma è consentito svolgere all’aperto e a livello individuale i relativi allenamenti. È invece permesso frequentare i centri e i circoli sportivi, pubblici e privati, del proprio Comune o, in assenza di tali strutture, in Comuni limitrofi, per svolgere all’aperto l’attività sportiva di base, nel rispetto delle norme di distanziamento sociale e senza creare assembramenti. Resta vietato utilizzare gli spazi adibiti a spogliatoio.
– I musei restano chiusi.
Assemblee di condominio
– Le assemblee di condominio possono svolgersi in presenza quando non fosse possibile organizzarle in modalità a distanza.
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