NUOVO BONUS 3000 EURO IN ARRIVO: ecco chi sono i beneficiari
BONUS 3000 EURO. Nel decreto Aiuti quater è stata innalzata la soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit aziendali, misura che ha l’obiettivo di mitigare i problemi causati dall’inflazione. Da 600 euro si passa a fino 3mila euro. Il nuovo tetto però è valido solo per l’anno 2022 e serve per far aumentare gli stipendi dei lavoratori, attraverso il rimborso anche delle utenze domestiche
Il “bonus dipendenti” da 3mila euro
Può esser erogato solo dalle aziende che operano nelsettore privato. Sono invece escluse le pubbliche amministrazioni.A beneficiare del premi, sono solo i lavoratori dipendenti
Praticamente sul contributo, se riconducibile al pagamento delle bollette o a una forma di welfare aziendale, non si paga alcuna imposta perché non è considerato reddito imponibile. Questo azzeramento delle imposte vale anche per l’azienda, che così può dedurlo dal proprio reddito
Le utenze che possono essere coperte dal bonus sono quelle che riguardano gli immobili a uso abitativo del dipendente, del coniuge o dei suoi familiari, che ne sostengono le spese anche senza che vi abbiano stabilito la residenza o il domicilio
Tutte le spese comprese
Rientrano nell’agevolazione anche le spese delle bollette per uso domestico condominiali,nella quota spettante al singolo condòmino. Anche in caso di affitto, se le utenze sono intestate al proprietario e nel contratto di affitto risulta che il locatario deve pagarle
Per ottenere i fringe benefit non è necessaria alcuna domanda, ma dipende dalle scelte che farà l’azienda. L’impresa privata infatti può scegliere liberamente se offrirlo ai suoi dipendenti
Bonus 3000 euro - Confindustria
Secondo Confindustria, il bonus 3mila euro riguarda circa il 17% dei lavoratori, “quindi molto pochi”. Un'altra critica dell’associazione riguardo alla misura è che “sposta la palla nel campo delle imprese” e che alcune aziende riusciranno a erogarli senza problemi, altre lo faranno in maniera parziale
Non essendoci indicazioni economiche, Confindustria ipotizza che varie attività non riusciranno neanche a erogarlo a causa dell’aumento dei costi delle materie prime e del caro bollette che sta mettendo in difficoltà intere filiere. Sarà quindi difficile trovare spazi di bilancio e di finanza per poter concedere i benefici esentasse ai lavoratori. (Skytg24)
[sv slug="seguici"]