A Napoli, la domenica è un giorno di riposo e di riflessione. La città sta ancora vivendo l'euforia post-scudetto e, in vista della partita contro la Fiorentina, c'è una relativa calma. La squadra, al completo, si prepara per la sua prima partita da Campione d'Italia in pectore, pronta ad abbracciare il 'Maradona' non solo attraverso i maxischermi, ma anche fisicamente.

La partita si giocherà alle 18 di domenica, senza la coccarda tricolore sul petto, ma con la gioia e la consapevolezza di aver finalmente coronato il sogno dei tifosi dopo 33 anni. La celebrazione vera e propria si terrà alle 20, dopo il fischio finale della partita, nel vecchio stadio San Paolo. Vista l'affluenza prevista, i cancelli dello stadio apriranno eccezionalmente alle 15.

Per quanto riguarda l'ordine pubblico, il sindaco Gaetano Manfredi ha annunciato un dispositivo di sicurezza più leggero nel centro città, considerando che gran parte dei tifosi si riverserà nel quartiere di Fuorigrotta, dove sorge lo stadio.

Sud, Manfredi: "Le risorse ci sono, serve organizzazione"

"Se abbiamo le idee chiare, le risorse ci sono. Il problema è che dobbiamo spenderle bene e nei tempi giusti e per fare questo ci vuole organizzazione della pubblica amministrazione, meno regole perché il sistema burocratico è soffocante e serve capacità amministrativa e di direzione politica che vada al di là degli schieramenti".

Lo ha detto il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, nel corso del suo intervento al convengo 'Giovani, lavoro, futuro' promosso dalla Fondazione Merita in collaborazione con Cdp e Intesa Sanpoalo. Il sindaco ha sottolineato che "ci sono molti giovani che vogliono tornare a vivere a Napoli.

Ci vogliono investimenti che portino qui imprese di qualità e oggi farlo è più facile perché c'è una smaterializzazione del lavoro ma - ha aggiunto - dobbiamo anche creare una qualità della vita che consenta a chi vuole tornare di trovare uno standard di vita che sia quello di grandi città".

Secondo Manfredi, "non ci possiamo accontentare del sole, del mare e del buon cibo: dobbiamo avere servizi e strutture scolastiche e una buona qualità dei trasporti. Questa è la vera scommessa del Sud".

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