OMICIDIO GELSOMINA VERDE. Questa mattina, su delega della locale D.D.A., la Polizia di Stato ha eseguito un'ordinanza di custodia in carcere nei confronti di Luigi De Lucia e Pasquale Rinaldi, noto come "ò Vichingo". Sono accusati dell'omicidio di Gelsomina Verde, avvenuto nel 2004 durante la faida tra il clan Di Lauro e gli scissionisti Amato-Pagano. L'agghiacciante omicidio ha suscitato sgomento nell'opinione pubblica per le modalità brutali e l'estraneità della giovane al mondo criminale.

L'omicidio di Gelsomina Verde è avvenuto nel corso della nota faida del 2004-2005 tra il clan Di Lauro e gli scissionisti Amato-Pagano, che ha coinvolto diverse aree di Napoli e comuni circostanti.

La vittima fu uccisa con colpi d'arma da fuoco alla testa e poi bruciata all'interno di un'auto, a causa della sua relazione sentimentale con Gennaro Notturno, esponente degli "scissionisti". L'agguato eseguito per avvantaggiare il clan Di Lauro.

Omicidio Gelsomina Verde - Gli arresti

Le indagini della Squadra Mobile di Napoli, riavviate nel 2020 grazie alle dichiarazioni di alcuni collaboratori di giustizia, hanno portato all'identificazione di Luigi De Lucia e Pasquale Rinaldi come indiziati responsabili del sequestro e dell'uccisione di Gelsomina. Grazie all'emissione di un provvedimento restrittivo da parte del G.I.P. del Tribunale di Napoli, la Polizia di Stato ha proceduto all'arresto dei due sospettati. Rinaldi catturato a Castelvolturno (CE), mentre De Lucia era già ristretto agli arresti domiciliari a Massa Carrara per un altro reato.

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