Giorgia Meloni sostituisce le auto americane a Palazzo Chigi: arrivano le Alfa Romeo Tonale
Una scelta simbolica e sovranista: via le Ford Focus ibride introdotte da Draghi, spazio alle Alfa Romeo Tonale, eccellenza italiana del gruppo Stellantis.
Cambio di rotta a Palazzo Chigi: Giorgia Meloni ha deciso di dire addio alle auto americane presenti nel parco macchine della Presidenza del Consiglio, puntando invece su un simbolo del made in Italy, l'Alfa Romeo Tonale. Una mossa che unisce sovranità e sostenibilità, dando visibilità a un marchio storico italiano.
La decisione di Meloni
Il 15 gennaio scorso, il governo ha ufficializzato il passaggio alle nuove auto di servizio. Le sei Ford Focus ibride, introdotte nel 2021 dall’allora premier Mario Draghi, saranno sostituite da altrettante Alfa Romeo Tonale MY25 1.5 160CV TCT7 Sprint MHEV. Una scelta che riflette la volontà di Meloni di sostenere i marchi italiani e valorizzare le eccellenze nazionali.
Un cambiamento simbolico
La scelta di puntare su Alfa Romeo è più di un semplice aggiornamento del parco auto: rappresenta un messaggio politico e culturale. "Esprimere il meglio dell’Italia" sembra essere il mantra dietro questa decisione, che si inserisce nella narrativa sovranista del governo.
Le nuove auto
Le Alfa Romeo Tonale, modello di punta del gruppo Stellantis guidato da John Elkann, sono vetture ibride, moderne e a basso impatto ambientale. Inoltre, il contratto prevede un noleggio a lungo termine per i prossimi tre anni, consolidando il rapporto con Leasys, joint venture tra Stellantis e Crédit Agricole.
Non solo Tonale: arriva una nuova Panda ibrida
Oltre alle Alfa Romeo, il rinnovo del parco auto include una nuova city car Panda ibrida, che continuerà a essere utilizzata per gli spostamenti urbani. Anche in questo caso, si punta su un'auto simbolo della tradizione italiana.
Una scelta strategica
Secondo fonti interne, la decisione di sostituire le auto americane con modelli italiani è stata largamente condivisa all’interno del governo. L’obiettivo è duplice: sostenere l’industria nazionale e ridurre l’impatto ambientale, mantenendo una forte identità italiana.
Un messaggio di italianità
Questo cambio si allinea con l’approccio di Meloni di valorizzare i prodotti italiani in ogni settore. Una scelta che, seppur simbolica, ha generato un dibattito acceso tra sostenitori e detrattori del governo.
Le reazioni
La notizia ha suscitato reazioni contrastanti. Da un lato, c’è chi applaude la scelta di puntare su un marchio italiano di prestigio. Dall’altro, non mancano critiche da parte delle opposizioni, che vedono nel gesto un’operazione mediatica più che sostanziale.
Il futuro del parco auto
Con questa decisione, Palazzo Chigi lancia un segnale chiaro: promuovere il made in Italy anche attraverso simboli come le auto di servizio. Sarà interessante vedere se altre istituzioni seguiranno l’esempio del governo.