“Ho fatto il test e sono positivo al virus, così come mia moglie Jelena mentre i nostri figli sono negativi”. Un messaggio che scatena la bufera nel tennis. Le parole sono quelle del serbo Novak Djokovic, numero 1 al mondo.
Il blocco dell'Adria Tour
Un nuovo caso eclatante dopo le polemiche per i casi di positività emersi dall’Adria Tour, evento da lui promosso che nella serata di ieri ha visto salire a 5 i casi di Covid-19, gli ultimi in ordine di tempo quelli di Viktor Troicki e della moglie.Fermato a causa del focolaio della pandemia, il torneo esibizione di Zara, in Croazia, ha suscitato numerose polemiche per la condotta dello stesso Djokovic il quale, invece di sottoporsi immediatamente al test, ha preferito far ritorno in Serbia dove ha effettuato gli accertamenti del caso.
Le polemiche
A scagliarsi contro l’Adria Tour e la mancanza di misure anti-Covid adeguate sono stati i media croati - che hanno preso pure l’occasione per attaccare l’Italia - i quali temono una recrudescenza della pandemia nella regione: “Abbiamo dimenticato l’Italia e messo a rischio migliaia di persone perché qualcuno voleva colpire la palla”, titola un quotidiano. “L’intera associazione tennistica croata ora deve dimettersi”, aggiunge un altro e c’è chi parla apertamente di offuscamento dell’immagine del campione Atp: “Quanto accaduto potrebbe scuotere la credibilità di Djokovic”.
La posizione di Djokovic
Ma il fuoriclasse serbo, dopo la positività ha risposto: “È nato tutto con un’idea filantropica, per indirizzare tutti i fondi raccolti verso le persone bisognose e mi ha scaldato il cuore vedere come tutti hanno fortemente risposto a questo”.
Noto per le sue posizioni “no-vax”, Djokovic nei giorni aveva dichiarato di essere contrario a prendere un vaccino per il virus anche se fosse diventato obbligatorio per viaggiare. “Sta bene e non ha sintomi, comunque deve fare il test”, aveva dichiarato nei giorni scorsi il suo addetto stampa. Fonte: Gazzetta.it
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