La Campania domani torna in zona arancione, poi altri due giorni in zona rossa. E’ quanto previsto dal decreto Natale firmato lo scorso 18 dicembre dal presidente del Consiglio, Giuseppe Conte.

Campania, domani si torna in zona arancione

Da domani, 4 gennaio, è possibile spostarsi liberamente, fra le 5.00 e le 22.00, all’interno del proprio Comune: è possibile anche andare a fare visita ad amici e parenti entro tali orari e ambiti territoriali. E’ possibile anche, una sola volta al giorno, spostarsi per fare visita a parenti o amici, in un Comune diverso dal proprio, ma sempre e solo all’interno della stessa Regione, tra le 5 e le 22 e nel limite massimo di due persone. La persona o le due persone che si spostano potranno comunque portare con sé i figli minori di 14 anni e le persone disabili o non autosufficienti che con loro convivono.

Spostamenti

Sempre domani è possibile, per chi vive in un Comune fino a 5.000 abitanti, spostarsi liberamente, tra le 5.00 e le 22.00, entro i 30 km dal confine del proprio Comune. E’ consentito spostarsi, anche tra Comuni di aree differenti, per raggiungere i figli minorenni presso l’altro genitore. Nella zona arancione è possibile uscire dal proprio comune per acquistare qualcosa che non sia reperibile dove si abita o non ci sia una convenienza economica nel fare la spesa al di fuori del proprio municipio. Non è consentito spostarsi in un’altra regione se non per comprovati motivi di salute, lavoro e di necessità.

Bar e ristoranti e negozi

I ristoranti e le altre attività di ristorazione, compresi bar, pasticcerie e gelaterie, sono aperti esclusivamente per la vendita da asporto, consentita dalle 5 alle 22 e per la consegna a domicilio, consentita senza limiti di orario. I negozi possono restare aperti fino alle 21.

Ma visti i troppi contagi, Conte prepara la nuova stretta: terza ondata alle porte. Ipotesi lockdown sempre più vicina: le regole

Troppi contagi e Conte prepara la nuova stretta. Come già dichiarato anche dagli esperti la terza ondata è alle porte e preoccupa non poco. Il Governo è pronto a varare una nuova stretta e a inasprire i parametri in base ai quali viene suddivisa l’Italia in fasce di rischio. Il provvedimento – che vestirà probabilmente la forma del Dpcm – potrebbe arrivare per la fine delle feste, prima dell’8 gennaio.

Governo, pronta nuova stretta per frenare i contagi

La curva dei contagi è in risalita in quasi tutta la Penisola. In molte regioni già si registrano gli effetti delle riaperture prenatalizie. Il numero dei nuovi casi ha sfondato l’altro ieri i 22mila in un solo giorno e il rapporto tra positivi e tamponi è in rialzo. Per questo l’Esecutivo sta pensando di correre ai ripari. E vuole farlo prima della cabina di regia con il Comitato Tecnico Scientico dell’otto gennaio, quello che, da calendario, dovrebbe portare ad aggiornare la collocazione delle regioni nelle fasce di rischio.

Il ministro della Salute, Roberto Speranza

Spalleggiato dal dem Dario Franceschini, vogliono puntare a rivedere subito le procedure con cui si stabiloscono le zone di appartenenza di ciascuna regione. Nel mirino l’indice Rt, cioè l’indice di trasmissibilità del virus. Oggi è necessario raggiungere un Rt di 1,5 per finire in zona rossa e di 1,25 per finire in arancione. La fronda dei rigoristi vuole spingere questo parametro più in basso e ridurlo di 0,25. Significa finire in zona rossa con un indice di 1,25. Se così fosse, già dalla fine delle vacanze, diverse regioni finirebbero nella fascia di massimo rigore, comprese quelle apparentemente più virtuose.

Zona rossa nei weekend e festivi

L’altra ipotesi sul tavolo del Governo è ispirata invece al modello sperimentato durante le vacanze natalizie, che prevede un’alternanza di colori durante la settimana. Significa zona rossa in tutta Italia per ogni weekend e nei giorni festivi fino almeno a febbraio, in attesa che la campagna di vaccinazione decolli definitivamente.

Bar e ristoranti resterebbero così aperti durante la settimana

Ma chiusi il sabato e la domenica e nei giorni rossi del calendario. Una decisione definitiva sulla strategia da adottare per frenare la terza ondata sarà probabilmente adottata soltanto alla luce dei bollettini dei prossimi giorni, quando sarà chiaro l’impatto delle feste natalizie sull’indice dei contagi. Campania, De Luca pronto a nuovi provvedimenti In Campania la situazione nelle ultime settimane è migliore che in altre parti d’Italia. Il rapporto tra positivi e tamponi è inferiore al 7 %, il numero dei contagi è stabile, sotto ai duemila casi giornalieri. Stabile anche il numero dei ricoveri in degenza ordinaria e in terapia intensiva. Eppure il governatore Vincenzo De Luca non abbandonerà la linea del rigore. Ha già annunciato uno slittamento dell’apertura delle scuole a metà gennaio. Ha poi già sperimentato la proroga della zona arancione dal 20 al 23 dicembre, in contrasto con le decisione del Governo centrale.

Nulla esclude dunque che De Luca

Possa inasprire le misure dal 7 gennaio, quando in teoria la Campania tornerà in zona gialla, per evitare un pericoloso “liberi tutti” che avrebbe effetti devastanti sulla curva dei contagi. Tra le misure sul tavolo della Regione, c’è la limitazione degli spostamenti inter-provinciali, oppure nuove fasce d’orario per ristoranti e bar. Ogni decisione, però, dovrà essere controbilanciata da un sistema di ristori economici per le categorie economiche colpite. Altrimenti il rischio di una rivolta o di una nuova ondata di proteste di piazza è dietro l’angolo. Scuola in Campania, scoppia il caos. L'appello dei genitori a De Luca: "Presidente aiutaci tu, non riaprire” Scuola in Campania, l'appello dei genitori a De Luca: "Non riaprire”. Continua la lotta via social del gruppo facebook TUTELIAMO I NOSTRI FIGLI SCUOLE CHIUSE IN CAMPANIA, che sono contrari al ritorno in classe il 7 gennaio per la ripresa dei contagi covid. E cosi, amministratori e membri del gruppo hanno stilato una lettera che indirizzeranno alla Regione Campania, al Presidente De Luca, All’assessore Fortini e ai sindaci dei propri comuni di appartenenza.

Scuola - Il testo:

Egregio Presidente, Assessore, Sindaco In vista della imminente riapertura della scuola il 7 gennaio c.m. non riteniamo opportuno , a valle dei bollettini epidemiologici e della crescita dell’ indice RT , la riapertura della scuola di ogni ordine e grado e di proseguire, pertanto, con la didattica a distanza che sta dando ottimi risultati, in vista anche di un traguardo così importante come il vaccino, cercando così di tutelare più vite possibili contro questo virus potenzialmente mortale. Certi di una vostra tutela della salute e del bene comune Sentitamente ringraziamo. Leggi anche: Campania verso la zona gialla, De Luca non ci sta e frena: si attende la decisione dello sceriffo. A breve i provvedimenti Metti like alla pagina 41esimoparallelo e iscriviti al gruppo 41esimoparallelo
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