Troppi contagi nel Napoletano. La situazione in Campania non si placa e a farne le spese maggiori, oltre ai campi riguardanti la ristorazione, sono le scuole e i bambini.
Son oramai diverse le scuole che hanno dovuto affrontare più casi di Covid e cercare di provvedere a stoppare i probabili focolai. In molte hanno addirittura chiuso e scelto la didattica a distanza.
A Pomigliano D'Arco
Aumentano i casi di Covid in Campania e il dirigente scolastico di un Istituto di Pomigliano d’Arco, nel Napoletano, è spinto a lasciare senza banchi i bambini di quattro plessi.
Gli alunni delle scuole elementari e medie della “’Omero-Mazzini’ continueranno a stare fermi sulle proprie sedie, senza l’aiuto di un appoggio.
”In considerazione del notevole incremento dei casi di Covid registrati negli ultimi giorni – si legge nell’avviso del dirigente scolastico – e a tutela di tutti i lavoratori della scuola e degli alunni, comunica la sospensione della delibera di Consiglio del 9 ottobre”.
A Monte di Procida
Virus in Campania, nuova ordinanza con effetto immediato. Sono in totale 62 i casi di positività al coronavirus a Monte di Procida (Napoli), comune dei Campi Flegrei. Nei giorni scorsi registrato un aumento dei contagi legato in gran parte alla partecipazione a un matrimonio in un comune vicino.
A seguito dell’aumento dei contagi del virus
La Asl Napoli 2 Nord è intervenuta eseguendo, tra ieri e oggi, circa 280 tamponi su altrettante persone coinvolte e contatti diretti. “Pensavamo di essere riusciti a circoscrivere questo contagio. Di fatto ci stiamo riuscendo, ma i numeri sono diversi da quelli che ci aspettavamo”.
Ha spiegato il sindaco di Monte di Procida, Giuseppe Pugliese, che stasera ha firmato una nuova ordinanza maggiormente restrittiva rispetto a quella firmata sabato scorso.
La nuova ordinanza
Conferma la chiusura di tutte le scuole pubbliche e private, di ogni ordine e grado, per l’intera settimana e sancisce il divieto ai cittadini montesi di “qualsiasi tipo di riunione, al chiuso o all’aperto su suolo pubblico o privato che non sia legata ad attività istituzionale”. E di “evento privato (comunioni, compleanni, anniversari) che determini l’assembramento anche in misura minima di più persone”.
L’ordinanza obbliga
Inoltre tutti gli esercizi commerciali e pubblici esercizi ad “effettuare uno screening sui titolari e sui dipendenti o addetti tramite tamponi nasofaringei entro le ore 24 del 15 ottobre”.
E’ fatto inoltre obbligo a bar, ristoranti e pubblici esercizi “di organizzarsi per scaglionare gli accessi attraverso opportune prenotazioni ed assicurare il distanziamento nei loro locali”, mentre al di fuori dei locali “dovrà essere garantito a cura degli esercenti il distanziamento interpersonale”.
Viene disposta “la chiusura delle sale gioco e sale scommesse” e “la chiusura di barbieri, parrucchieri, centri estetici, anche con riferimento alle attività esercitate a domicilio”.
Confermando lo stop a tutte le manifestazioni e agli eventi pubblici e la chiusura dei centri anziani, dei circoli ricreativi e delle palestre, viene consentita la celebrazione dei funerali ma “unicamente in forma privata, con la partecipazione di familiari e congiunti, e in ogni caso con un numero massimo di intervenuti di 20 persone, limitando altresì l’accesso al cimitero a tale numero massimo”.
Il sindaco di Monte di Procida (Napoli) Peppe Pugliese ha rivolto un appello “ai montesi d’America”.
Cittadini originari del piccolo comune dei Campi Flegrei da tempo emigrati negli Stati Uniti: “Abbiamo la necessità di collocare i positivi il cui nucleo familiare non è contagiato dal virus in altre abitazioni – ha detto Pugliese in un video – vi chiedo di offrirci la possibilità di utilizzare le vostre case. Il Comune si impegna a sanificarle e a garantirne l’utilizzo secondo certe caratteristiche”.
A Monte di Procida si è registrato un aumento improvviso di contagi, molti dei quali collegati a un matrimonio celebrato in un comune vicino.
“Vi chiedo una forma di supporto – ha aggiunto Pugliese rivolgendosi ai montesi emigrati – Monte di Procida non ha grandi strutture alberghiere e servono le ‘case della solidarietà’. Qualcuno l’ha già fatto, qualche positivo ha già ricevuto l’offerta di una casa dai montesi d’America.
Ve lo chiedo veramente con il cuore, avete sempre sostenuto la nostra comunità con affetto e generosità. E’ un momento particolare, vivete una crisi anche voi ma vi chiedo una forma di supporto”, ha concluso il sindaco di Monte di Procida. (Adnkronos)
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