GUERRA UCRAINA. Il bilancio, provvisorio, è stato comunicato da Anatoly Kurtev, segretario del Consiglio comunale della città. Almeno 10 missili sono esplosi in una zona residenziale. Nei giorni scorsi la città aveva subìto altri pesanti bombardamenti
Sono 17 i morti nell'attacco missilistico notturno a Zaporizhzhia, nel sud dell'Ucraina. Il bilancio, provvisorio, è stato comunicato su Telegram da Anatoly Kurtev, segretario del Consiglio comunale della città. "Secondo i dati preliminari - scrive - cinque case private sono state distrutte e circa 40 sono state danneggiate. In questo momento, si sa che 17 persone sono morte". Secondo quanto riportato dai media locali ci sono anche 44 feriti. Il governatore dell'Oblast di Zaporizhzhzia, Oleksandr Starukh ha parlato di “un attacco missilistico nemico”, con la distruzione di un grattacielo nel centro della città. A seguito del bombardamento dei russi è scoppiato anche un incendio: condomini e edifici privati sono stati danneggiati. Sarebbero almeno 10 i missili lanciati sulla città ucraina nel cui territorio si trova la principale centrale nucleare dell'Ucraina. Starukh ha denunciato che "il nemico continua a terrorizzare la città”.
Gli attacchi degli ultimi giorni
Anche giovedì e venerdì Zaporizhzhia è stata bersaglio di attacchi missilistici. Nel raid del 6 ottobre sono morte altre 17 persone. Diversi i feriti. Invece il bombardamento di venerdì notte ha causato il danneggiamento del sistema di alimentazione della centrale nucleare di Dniprovska. Di conseguenza la centrale nucleare di Zaporizhzhia è rimasta senza energia elettrica. Il Ministero dell'Energia ucraino ha comunicato che sono oltre 700.000 gli ucraini senza elettricità a causa della guerra innescata dalla Russia. La maggior parte di loro nelle regioni di Donetsk, Kharkiv, Luhansk e Mykolaiv. Sono invece 621.500 gli ucraini rimasti senza gas.
Ue non riconosce possesso russo della centrale
Ieri l'Unione europea ha espresso la sua più forte condanna per il decreto con cui la Russia ha inserito tra gli asset di sua proprietà la centrale nucleare di Zaporizhzhia dichiarando "illegale" e quindi "senza alcuna validità" l'atto firmato da Putin. "La Russia - sottolinea l'Alto rappresentante Josep Borrell in una nota - deve ritirare subito le sue forze militari dall'impianto e restituire il suo controllo al legittimo proprietario, cioè l'Ucraina". Inoltre nella nota Borrell chiede che sia garantito senza condizioni l'accesso immediato alla centrale al personale dell'Aiea, l'agenzia atomica internazionale, "nell'interesse della sicurezza dell'intera Europa".