Scuole. “Si conferma la decisione di riaprire le scuole fino alla prima media, il ministro Bianchi sta lavorando perché ciò avvenga in modo ordinato.
In alcuni casi sarà possibile fare i controlli. La volontà della cabina di regia è di utilizzare lo spazio concesso dalla diminuzione della curva per riaprire fino alla prima media, che è fonte di contagio in maniera molto limitata. Più si alza l’età scolastica più aumenta l’indotto, come i trasporti, e il rischio di contagio.
Tutte le altre misure rimangono”. Lo dice il premier Mario Draghi in conferenza stampa a Palazzo Chigi, all’indomani del Consiglio europeo.
Scuole - DRAGHI: ‘OPERATORI SANITARI NON VACCINATI? IL GOVERNO INTENDE INTERVENIRE’
Sugli operatori sanitari non vaccinati “il governo intende intervenire, non va assolutamente bene che siano a contatto con malati. La ministra Cartabia sta preparando un provvedimento su questo, come è tutto ancora da vedere”.
Scuole - DRAGHI: ‘CONTRATTI PER SPUTNIK? IN GIOCO LA SALUTE, ATTENZIONE’
“Mi riservo di esaminare la parte giuridica di questi ultimi contratti” per l’acquisto di Sputnik, “ma ricordo che qui c’e’ in gioco la salute, la vita e la morte degli individui. Dobbiamo sempre cercare il coordinamento europeo, cercare di rafforzarlo. Poi se non si vede una soluzione, e’ chiaro che dovremo cercare altre strade. Starei attento a fare questi contratti”, dice il premier Mario Draghi a proposito degli Stati che prenotano l’acquisto di Sputnik, cosa che anche la Regione Campania ha fatto.
Un intervento sugli operatori non vaccinati e’ “al nostro vaglio, ma riconosciamo che l’adesione del personale sanitario e’ stata molto ampia, e’ la stragrande maggioranza e ha dato il buon esempio”. Lo ha detto il ministro della Salute Roberto Speranza in conferenza stampa con il premier Draghi.
‘FONDAMENTALE SEGUIRE PRIORITÀ CRITERIO ETÀ’
“La Costituzione attribuisce al Governo le competenze sanitarie in caso di pandemia. Ma non era quello il motivo del richiamo” alle Regioni “ma era inteso a dire alle Regioni: bisogna vaccinare le persone più fragili e poi andare avanti per età. Fondamentalmente il criterio dell’età deve tornare ad essere” quello perseguito.
“Quello che non è possibile spiegare alla gente è perché si siano vaccinati prima categorie” di non fragili. “Ad ogni modo la risposta delle Regioni è stata positiva. Il criterio di fondo è che bisogna lavorare insieme”. Lo ha detto il premier Mario Draghi, rispondendo a una domanda in conferenza stampa.
‘PRIMI SEGNALI RALLENTAMENTO. PER QUESTO SÌ A SCUOLA’
“Abbiamo preso la decisione di riaprire le scuole perchè i dati ci danno un primissimo segnale del rallentamento dei contagi”. Lo ha detto il ministro della Salute, Roberto Speranza, nella conferenza stampa con il premier Draghi sulle misure relative alla pandemia da coronavirus, spiegando che “l’Rt è sceso a 1.08, era 1.16 la scorsa settimana ed era in salita da sette settimane.
Anche il tasso di incidenza su 100mila abitanti è sceso sotto i 250. Quindi in una situazione ancora delicata, ci possiamo però consentire una scelta che voglia dare un segnale. Per la funzione sociale che la scuola ha per il Paese”.
VACCINO, DRAGHI: ‘IL PROBLEMA SI RISOLVE SOLO PRODUCENDOLI’
“Il problema non si risolve con i blocchi, si risolve producendo i vaccini. È l’unica cosa che ci può ridare fiducia in noi stessi. Dobbiamo tornare ad avere il gusto del futuro”.
“Le chiusure sono pensabili o impensabili solo in base ai dati che vediamo” sui contagi. “Le misure hanno dimostrato nel corso di un anno e mezzo di non essere campate per arie. E’ desiderabile riaprire, la decisione se farlo o meno dipende dai dati.”
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