nave da crociera

Una giovane di vent'anni è morta dopo essere caduta in mare durante una crociera verso le Isole del Canale. Il dramma si è consumato nella notte di sabato, intorno alle 2, quando gli allarmi della nave da crociera hanno segnalato la presenza di una persona in mare sul lato sinistro dell'imbarcazione.

Il recupero del corpo e la dichiarazione di morte

La nave si trovava nei pressi delle rocce di Les Casquets, a ovest di Alderney, quando è stata data l'allerta. Secondo quanto riportato dal servizio di ricerca e soccorso francese, la ragazza è stata recuperata in mare grazie all'intervento di un elicottero, ma è stata dichiarata morta poco dopo dai medici.

I racconti dei testimoni

I passeggeri a bordo della nave hanno descritto i momenti successivi alla tragedia. Uno di loro ha raccontato alla BBC: «Dopo il suono della sirena, molti di noi sono saliti per capire cosa stesse succedendo. Circa mezz'ora dopo, il direttore della crociera ci ha informato che stavano cercando un passeggero disperso, il che avrebbe causato ritardi nell'arrivo a Southampton».

La nota della compagnia di navigazione

La società armatrice della nave, la MSC Virtuosa, ha rilasciato una dichiarazione in cui ha confermato la morte della giovane: «Un nostro ospite è caduto in mare il 12 ottobre mentre eravamo in navigazione verso Southampton. Siamo profondamente addolorati per questo tragico evento e i nostri pensieri vanno alla famiglia. Per rispetto della loro privacy, non forniremo ulteriori dettagli».

La polizia francese ha avviato un'inchiesta sulla morte della ragazza. Per le operazioni di soccorso, è stato inviato un aereo della Channel Islands Air Search da Guernsey, mentre le scialuppe di salvataggio di Alderney e della Francia, insieme a un elicottero francese, hanno collaborato per il recupero del corpo.

Un altro testimone ha descritto le manovre della nave per recuperare il corpo: «Hanno usato i riflettori per illuminare l'acqua e poi hanno effettuato una virata di 180 gradi per tornare sulla rotta precedente». Le telecamere a infrarossi sono state fondamentali per localizzare la giovane, che si trovava in acqua fredda, riducendo le sue possibilità di sopravvivenza.

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